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FESTIVAL Germania

goEast apre la sua 11ma edizione

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Il 2011 è l'anno dell'11ma edizione del Festival goEast del cinema dell'Europa centrale e dell'Europa dell'est, che comincia oggi a Wiesbaden e presenterà fino al 12, in questa città termale soprannominata la "Nizza del Nord", 127 film provenienti da 30 paesi. L'apertura, stasera al cinema Caligari, è affidata a Essential Killing [+leggi anche:
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intervista: Jerzy Skolimowski
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di Jerzy Skolimowski, una produzione polacca (Skopia Film) coprodotta da Norvegia, Irlanda e Ungheria, con Vincent Gallo nei panni di un prigioniero di guerra disorientato e braccato.

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Sotto la sua nuova direttrice Gaby Babic, l'evento continua a intrattenere il dialogo tra le nazioni, e tra filmmaker e spettatori, ma l'accento è posto più che mai sulla diversità e la radicalità degli approcci, come ha sottolineato Babic. Lo dimostrano i temi dei 16 titoli (10 di finzione e 6 documentari selezionati tra 300 candidati) in lizza per premi di un valore totale di 29 500 euro (primo fra tutti il Premio Skoda/Lys d'oro del miglior film), che saranno attribuiti da una giuria presieduta dal regista serbo Zelimir Zilnik.

Tra i candidati, Aurora [+leggi anche:
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intervista: Clara Voda
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del romeno Cristi Puiu (presentato all'ultimo festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard), il film premiato a Locarno Morgen [+leggi anche:
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del suo connazionale Marian Crişan, ma anche la satira vampiresca locale The Lullaby di Juliusz Machulski, il "film di Kung Fu senza combattimenti" Children of the Green Dragon dell'ungherese Bence Miklauzic, Amnesty [+leggi anche:
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intervista: Bujar Alimani
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di Bujar Alimani, film a metà tra storia d'amore e tragedia nell'Albania odierna, Head - Hands - Heart del ceco David Jařab, che parte dalla scoperta di un ufficiale austro-ungherese smembrato, e il road movie romantico sullo sfondo di comunismo e migrazione Footsteps in the Sand del bulgaro Ivailo Hristov, oltre all'ultimo Alekseï Balabanov, A Stoker.

In ballo, numerosi altri premi paralleli, soprattutto per i talenti emergenti e gli studenti di cinema, ai quali il festival dedica concorsi, laboratori e altre occasioni per farsi conoscere dall'industria.

Quest'anno, oltre alle proiezioni speciali e alla sezione "Highlights", con i titoli imperdibili dell'anno, un nuovo programma tematico è organizzato intorno alla nozione di migrazione. Il tradizionale Simposio di goEast esplorerà invece il modo in cui il cinema est-europeo riflette la penetrazione e l'impatto dei movimenti politici di estrema destra dal 1989. Un omaggio è dedicato infine al regista e artista ceco Jan Švankmajer, che trascende generi e media.

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(Tradotto dal francese)

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