email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2011 Giuria

Thierry Frémaux : "Bisogna correre dei rischi"

di 

Sono 1715 i lungometraggi ricevuti e visionati; 49, i titoli (provenienti da 33 Paesi) che vanno a comporre la selezione ufficiale, tra cui 44 prime mondiali e 7 opere prime. Sono queste le principali cifre rivelate oggi a Parigi dal delegato generale Thierry Frémaux in occasione della conferenza stampa per la presentazione della Selezione ufficiale della 64a edizione del Festival di Cannes (dall’11 al 22 maggio 2011).

Sottolineando che il Festival di Cannes è stato relativamente risparmiato dalla crisi che ha colpito duramente autori e professionisti del cinema, Thierry Frémaux ha annunciato un’edizione "ricca, fruttuosa" e portatrice di buone speranze. "Si tratta di una selezione estremamente diversificata – in termini geografici, generazionali e stilistici – in cui convivono film per il grande pubblico e pellicole d’autore, quasi come se i grandi film proteggessero quelli più piccoli", ha precisato il delegato generale. "Il Festival di Cannes deve preservare il suo ruolo di scoperta e valorizzazione del cinema d’autore: un cinema che si rinnova costantemente, facendo sempre più spesso ricorso alle nuove tecnologie".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
sunnysideofthedoc_2025_inner_June

Per quanto riguarda i film in concorso, Thierry Frémaux ha evidenziato la presenza di due gruppi ben distinti quest’anno: da un lato gli habitué ("sono i grandi autori a fare i grandi film, e il Festival di Cannes li accoglie sempre a braccia aperte"), dall’altro i giovani filmmaker ("bisogna correre dei rischi").

Da parte sua, il presidente Gilles Jacob ha ricordato l’impegno del Festival di Cannes a favore del regista iraniano Jafar Panahi, perché egli possa godere nuovamente di una libertà totale. Facendo poi riferimento a un mondo che ha visto letteralmente esplodere la diffusione delle immagini su molteplici supporti, ha sottolineato anche il paradosso di un’amara emarginazione del cinema d’autore, proprio in un momento in cui mai così tanti Paesi lo hanno alimentato. "Fortunatamente, il cinema indipendente funziona da cavallo di Troia un po’ in tutte le culture", ha aggiunto. Citando le parole di Martin Scorsese, per il quale "i grandi registi sono dei contrabbandieri", Gilles Jacob ha inoltre precisato che "il talento non si misura con il numero di biglietti venduti" e che il Festival di Cannes deve restare "al passo con la ricerca e l’esplorazione, e permettere anche alle opere non convenzionali di potersi esprimere", dando loro i mezzi e il tempo necessari per incontrare i favori di un pubblico il più vasto possibile.

Va notato, infine, che il resto della formazione della giuria per il concorso 2011, presieduta dal regista americano Robert De Niro (leggi l’ articolo), sarà rivelato solo la prossima settimana. La giuria della sezione Un Certain Regard sarà invece guidata dal regista serbo Emir Kusturica, mentre il concorso dei cortometraggi e quello dei film delle scuole di cinema (organizzato dalla Cinéfondation) avranno una giuria presieduta dal francese Michel Gondry. Infine, il regista coreano Bong Joon-ho (news) capitanerà la giuria della Caméra d’Or per eleggere la migliore opera prima del festival.

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy