Play e Blue Bird per Coproduction Office
Fedele ai cineasti europei, all'originalità e a una strategia di line-up estremamente mirata, Coproduction Office punterà al Marché du Film del 64mo Festival di Cannes (dall'11 al 22 maggio 2011) su due lungometraggi selezionati alla Quinzaine des réalisateurs.
La squadra di Philippe Bober (leggi l’intervista 2010) vende infatti Play [+leggi anche:
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intervista: Ruben Östlund
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scheda film] (foto) dello svedese Ruben Östlund,
proseguendo una collaborazione cominciata nel 2008 con Involuntary - Happy Sweden [+leggi anche:
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intervista: Erik Hemmendorff
intervista: Ruben Östlund
scheda film] (presentato al
Certain Regard). Play, definito sorprendente e ipnotico da Frédéric Boyer, delegato generale della Quinzaine, racconta le disavventure (ispirate a fatti reali) di un gruppo di adolescenti neri che minacciano altri ragazzini di Göteborg, senza violenza fisica, ma utilizzando un gioco di ruolo sofisticato noto come "colpo del fratello piccolo". Coprodotto da Francia e Danimarca, il film è prodotto dagli svedesi di Plattform Produktion.
Il secondo lungometraggio della Quinzaine nella line-up di Coproduction Office è
Blue Bird [+leggi anche:
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scheda film] del belga Gust Van den Berghe (news). Questo libero adattamento della pièce teatrale L’uccellino azzurro di Maurice Maeterlinck (1911) è ambientato in Africa e ha come protagonisti due bambini. Ma Coproduction Office
negozierà anche per il mediometraggio Boro In The Box del francese Bertrand Mandico, anch'esso presentato alla Quinzaine, e sulla versione restaurata dalla Cineteca di Bologna di La macchina ammazzacattivi di Roberto
Rosselini, un film del 1952 che avrà gli onori di Cannes
Classics.
Da segnalare, infine, tra i titoli ancora in produzione, l'attesissimo Dau di Ila Khrzhanovsky, una coproduzione tra Russia, Germania, Francia e Svezia che narra le disavventure di un fisico geniale ed epicureo alle prese con il sistema sovietico.
(Tradotto dal francese)
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