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FESTIVAL Belgio

Riflettori puntati sul cinema europeo al Brussels Film Festival

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Il Brussels Film Festival ha annunciato ieri un programma sempre più ricco. Se da qualche anno è sparita dal nome del festival, l'Europa resta nel cuore della programmazione, anche se la sezione dedicata al festival di Sundance inaugurata l'anno scorso lascia presagire a medio termine una maggiore apertura al cinema mondiale.

Quello che il festival si sforza di dimostrare, ancora una volta, è la ricchezza che nasce dalla diversità del cinema europeo, offrendo un panorama quasi completo in termini geopolitici. La competizione presenterà 11 film da 11 paesi differenti. I selezionatori hanno visibilmente tenuto a scegliere film omaggiati nel loro paese d'origine. Undercurrent di Arni Olafur Asgeirsson si è imposto agli ultimi Edda, i premi del cinema islandese. In Spagna, Pa Negre [+leggi anche:
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ha dominato i Goya con i suoi nove premi, tra cui quello del miglior film, del miglior regista e quattro premi d'interpretazione. Una vita tranquilla [+leggi anche:
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intervista: Claudio Cupellini
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, film tedesco del regista italiano Claudio Cupellini ha avuto tre nomination ai Nastri d’Argento, i premi della critica italiana.

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Tra gli altri film in competizione, saranno proiettati Happy Happy della norvegese Anne Sewitsky, Gran Premio del miglior film di finzione straniero al Sundance, e Jimmy Rivière di Teddy Lussi-Modeste (Francia), premio del pubblico ad Angers, che si immerge nel cuore di una comunità gitana pentecostale.

Il cinema francese sarà oggetto di belle anteprime, in particolare in apertura (Pourquoi tu pleures? [+leggi anche:
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intervista: Katia Lewkowicz
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di Katia Lewkowicz) e in chiusura (Omar m’a tuer, l'attesissimo secondo film di Roschdy Zem). La kermesse proporrà inoltre una decina di film nella sua sezione Panorama, tra cui l'opera prima del regista belga Pierre Duculot, Au cul du loup, e offrirà nelle sue tradizionali proiezioni en plein air una programmazione interessante (che comprende Soul Kitchen [+leggi anche:
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di Fatih Akin e Pulsar [+leggi anche:
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di Alex Stockman).

Infine, il festival aprirà una finestra destinata ai professionisti, organizzando incontri sul digitale, la musica per il cinema e ancora workshop in sceneggiatura con Jean-François Halin e Laurence Coriat. Il Brussels Film Festival si terrà dal 22 al 29 giugno.

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(Tradotto dal francese)

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