Karlovy Vary, ecco gli europei in concorso
L’Europa domina il programma del 46° Karlovy Vary International Film Festival (1–9 luglio).
Il festival ceco sarà aperto da Jane Eyre [+leggi anche:
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scheda film] di Cary Fukunaga, con Judi Dench, premiata quest’anno con il Globo di Cristallo per il Contributo Artistico al Cinema Mondiale.
Dei 12 film in competizione, otto sono europei:
Cracks In The Shell [+leggi anche:
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scheda film] del tedesco Christian Schwochow, proposto in World premiere, è la storia di una neo-attrice introversa che si crea una nuova identità seducente e pericolosa.
Don't Be Afraid [+leggi anche:
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intervista: Montxo Armendáriz
scheda film] dell’affermato regista spagnolo Montxo Armendáriz è il racconto toccante di un abuso: l’infanzia di una bambina di sei anni termina quando si ritrova nelle mani dell’affettuoso papà.
Gypsy [+leggi anche:
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scheda film], co-produzione ceco-slovacca di Martin Šulík, in World premiere, narra la vicenda di un ragazzo rom che tenta di superare l’isolamento e i pregiudizi sociali.
Heritage del polacco Andrzej Barański parla di un giovane che torna al suo sperduto villaggio dopo l’espulsione da una scuola legale.
La co-produzione italo-francese Il gioiellino [+leggi anche:
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scheda film] di Andrea Molaioli ricostruisce uno scandalo finanziario che coinvolge una grande compagnia alimentare, ispirato al caso del gigante del latte Parmalat.
Lollipop Monster del tedesco Ziska Riemann è la storia di due donne la cui amicizia è minacciata dal tradimento.
Dalla Francia, Not for Sale Not for Rent [+leggi anche:
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intervista: Denis Delcampe
intervista: Pascal Rabaté
scheda film] di Pascal Rabaté è una originale commedia che descrive il fine settimana della gente comune.
In anteprima mondiale, la co-produzione danese-croata Room 304 [+leggi anche:
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scheda film] di Birgitte Stærmose si svolge in tre giorni, in un hotel di Copenhagen, e ruota intorno ad un misterioso colpo di pistola.
Il concorso East of the West di Karlovy Vary presenta sette film europei: Belvedere di Ahmed Imamović (Bosnia-Herzegovina), George The Hedgehog di Wojtek Wawszczyk, Jakub Tarkowski e Tomasz Leśniak (Polonia), Marija’s Own di Željka Suková (Croazia), Nothing Against Nothing di Petr Marek (Repubblica Ceca), Punk's Not Dead di Vladimír Blaževski (Macedonia, Serbia), Sneakers di Ivan Vladimirov e Valery Yordanov (Bulgaria) e Visible World di Peter Krištúfek (Slovacchia).
Il concorso Forum of Independents include quattro titoli europei — He di Sasha Matijević (Paesi Bassi-Serbia), Maybe Tomorrow di Mariken Halle (Svezia), Weekend di Andrew Haigh (Regno Unito) e The Soul of Flies di Jonathan Cenzual Burley (Spagna) — oltre a tre co-produzioni europee, Man Without A Cell Phone (Francia-Palestina-Israele-Belgio-Qatar), The Pier (Irlanda-USA) e Stranger Things (USA-Regno Unito).
(Tradotto dall'inglese)
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