Il commissario europeo Lewandowski difende il programma MEDIA
In occasione di un incontro a Varsavia con i professionisti polacchi dell'industria cinematografica e televisiva, Janusz Lewandowski, commissario europeo con delega al Budget e alla Programmazione finanziaria, ha difeso a spada tratta il programma MEDIA, di cui ha salutato la solidità e ha evocato il futuro per il periodo 2014-2020.
Come ha sottolineato il regista e produttore Dariusz Jabloński (Apple Film Production), "senza il programma MEDIA, la cooperazione e le coproduzioni sarebbero praticamente impossibili. L'Europa deve anche fare in modo che le sue opere siano presenti sui nuovi canali di comunicazione (siti Internet, VOD, piattaforme digitali…). Se non lo faremo, le imprese globali avranno la meglio e non lasceranno spazio all'Europa".
Dal canto suo, Jakub Duszyński (Gutek Film) ha evidenziato il ruolo del programma MEDIA nel promuovere i film d'autore, le opere che spesso non hanno i mezzi finanziari per farlo.
Il commissario europeo Janusz Lewandowski ha risposto alle inquietudini dei professionisti polacchi affermando tutto ciò che di buono pensa del programma MEDIA. "L'Europa è attualmente in preda ad angoscia e incertezze riguardo al suo avvenire. Quando si discute di budget europei, sento sempre riflessioni pessimiste. Pertanto, posso constatare che l'utilizzo del denaro europeo è assolutamente razionale. Le statistiche sono eloquenti: otto degli ultimi dieci vincitori della Palma d'Oro al Festival di Cannes sono stati sostenuti dal programma MEDIA".
"Secondo me", prosegue Lewandowski, "è un argomento perfetto in un periodo in cui bisogna risparmiare e definire delle priorità 'negative', cosa che tra l'altro sta succedendo per la prima volta nella storia dell'Unione europea. Ciò che non funziona, semplicemente non sarà finanziato. Ma il programma MEDIA funziona. Posso quindi affermare che malgrado le condizioni attualmente difficili in Europa, il programma sarà difeso, e persino rafforzato. La consapevolezza del fatto che questo denaro è utilizzato al fine di difendere i valori europei, la cultura dell'Europa e la sua identità, è un argomento più che sufficiente a favore della sua salvaguardia".
(Tradotto dal francese)
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