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KARLOVY VARY 2011 Concorso / Slovacchia-Repubblica Ceca

Gypsy, la vita dei rom slovacchi

di 

L’affermato regista slovacco Martin Šulik (The City of Sun) ha realizzato Gypsy [+leggi anche:
recensione
scheda film
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, film godibile (anche se non originale) presentato in anteprima in Concorso al Karlovy Vary International Film Festival. Gli spettatori potranno riconoscere molte influenze, che i critici chiameranno senza dubbio ‘prestiti’: il film, interpretato da molti non professionisti, sembra però avere buone prospettive sui mercati del Centro Europa.

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Adam (Ján Mižigár) ha 14 anni e vive in un villaggio rom con madre, padre e tre fratelli. Dopo la morte misteriosa del padre (incidente d’auto per la polizia, ma omicidio per Adam), la madre sposa il fratello del padre (Miroslav Gulyas, anch’egli non professionista, ma dotato come un attore affermato), che inevitabilmente porta la storia in territori amletici. Adam è innamorato di Jula (la bella Martina Kotlárová), e in questo assomiglia più a Romeo e Giulietta - non perché le famiglie si odino, ma perché i parenti di lei sono, se possibile, più poveri dei suoi.

Adam è diverso dagli altri ragazzi del villaggio: non ruba, non sniffa colla, ama la boxe, che conosce attraverso un prete locale (l’attore professionista Attila Mokos), figura stereotipata che accosta una foto del giovane Mohammad Ali a quella di Cristo. Adam aiuta anche una troupe di ‘bianchi’ che arriva al villaggio per un report - comportamento senza dubbio insolito per un giovane rom. L’atteggiamento dei rom verso i ‘bianchi’ viene descritto dallo zio, che tenta di spingere sempre il nipote verso la criminalità: “i bianchi non ti daranno mai nulla".

Šulik ha passato vari mesi con i rom slovacchi tra ricerche e casting, e la fatica si è dimostrata proficua: il film ha un afflato naturalistico, ed il villaggio reale nel quale è stato girato risulta bellissimo. Nonostante l’apparenza sbiadita della copia proiettata a Karlovy Vary, l’idea di mostrare i colori della vita rom è chiara. Il risultato è convincente ed efficace, ed è un peccato che il regista abbia deciso di includere due struzzi, cosa che dà al film un tono troppo alla Kusturica.

Gli attori non professionisti sono eccellenti, la musica è delicata per non accentuare con troppa ovvietà i rumori della vita dei rom, e la fotografia e il montaggio di alto livello.

Gypsy è stato co-prodotto da In Film Praha, Titanic e RTVS. FE Agency cura i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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