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PRODUZIONE Francia

Televisione e rivoluzione in Télé-gaucho

di 

Fondare una televisione a Parigi e fare la rivoluzione: sono gli obiettivi dei protagonisti di Télé-gaucho [+leggi anche:
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, terzo lungometraggio di Michel Leclerc, le cui riprese sono cominciate ieri. Dopo il successo inaspettato di Le Nom des gens [+leggi anche:
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(film d'apertura della Settimana della Critica cannense 2010, 813 000 entrate in Francia, César quest'anno della miglior sceneggiatura e della miglior attrice), il regista torna a lavorare con Sara Forestier, cui affianca Eric Elmosnino (César 2011 del miglior attore per Je t'aime, moi non plus [+leggi anche:
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Intervista a Joann Sfar, regista di Ga…
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), Emmanuelle Béart (prossimamente sugli schermi in Bye Bye Blondie [+leggi anche:
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), Maïwenn (Polisse [+leggi anche:
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intervista: Maïwenn
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) e Félix Moati.

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Scritta dal regista insieme a Thomas Lilti, la sceneggiatura è ambientata nel XX arrondissement di Parigi. Tutto comincia quando le videocamere rimpiazzano le telecamere: fare televisione diventa alla portata di tutti. Jean Lou, Yasmina, Clara Adonis e altri non solo vogliono creare il proprio canale televisivo, ma vogliono soprattutto fare la rivoluzione. Nasce così Télé-gaucho, tanto anarchica e provocatrice quanto le grandi reti sono conformiste e reazionarie. Saranno cinque anni di caos, di manifesti provocatori e trasmissioni pirata, di serate alcoliche e amori contrastati, di sitcom di quartiere e scontri con la polizia, di prese in giro e interminabili discussioni politiche, di scissioni drammatiche e miserabili inganni. Nonostante tutto, una parentesi incantevole.

Prodotto da Emmanuel Barraux e Agnès Vallée per 31 Juin Films, il film beneficia di una coproduzione di France 2 Cinéma e dei pre-acquisti di Canal + e Ciné+. UGC lo distribuirà nelle sale e TF1 International si occuperà delle vendite nel mondo.

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(Tradotto dal francese)

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