29/08/2011

Conclusosi ieri, il World Film Festival di Montreal ha confermato all'annuncio dei suoi risultati il vecchio adagio "non c'è due senza tre". Una sorta di microclima molto particolare sembra essersi abbattuto sulla città, giacché per la terza volta in quattro anni, il Gran Premio è stato attribuito a un film fiammingo.

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scheda film] di Geoffrey Enthoven aggiudicarsi il Gran Premio delle Americhe. Quella che era una lontana supposizione all'annuncio della selezione dei film lo scorso maggio, ieri sera è divenuta realtà.

I tre film hanno in comune il fatto di raccontare l'evoluzione di giovani affetti da malattie o handicap gravi, e il loro modo di confrontarsi (o meno) con il mondo: Ben soffre della sindrome di Asperger e si rifugia in un mondo virtuale; i protagonisti di Adem lottano contro la fibrosi cistica. Su un tono volutamente più leggero, Hasta la Vista affronta la questione del diritto degli handicappati all'amore e alla sessualità. Ispirato alla storia del giovane inglese Asta Philpot, già oggetto a suo tempo di un documentario, il film segue i tre personaggi principali (foto) in viaggio verso la Spagna, dove sono diretti per perdere la verginità.

Hasta la Vista ha saputo conquistare la giuria ma anche il pubblico, che gli ha attribuito il suo premio. Ha inoltre ricevuto una menzione della giuria ecumenica. Hasta la Vista è (già) il quinto lungometraggio di Geoffrey Enthoven ed è prodotto da Marianno Vanhoof per Fobic Films. Ha ricevuto il sostegno del VAF e uscirà il 14 settembre in Belgio.

Un'altra produzione fiamminga ha lasciato il segno: Nordzee, Texas, opera prima di Bavo Defurne, ha ricevuto lo Zenith d’Argento della competizione mondiale delle opere prime, così come il premio FIPRESCI della Federazione internazionale della stampa cinematografica, sempre per le opere prime.

(Tradotto dal francese)