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VENEZIA 2011 Fuori Concorso

Una cyber Eva alla conquista del mercato internazionale

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Eva [+leggi anche:
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scheda film
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, debutto dello spagnolo Kike Maíllo, è stato presentato in anteprima mondiale Fuori Concorso alla 68^ Mostra di Venezia prima della proiezione al Sitges Film Festival il 6 ottobre.

In questa storia di science-fiction, Alex (Daniel Brühl) torna nella città natale dopo dieci anni per svolgere una missione per la Facoltà di Robotica dove eccelle come ingegnere. In cerca della personalità perfetta per creare il prototipo di un bambino umano, Alex incontra Eva, figlia del fratello e della donna di una sera. Eva affascina Alex, che la vede come modella perfetta per i suoi esperimenti.

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Da poco diplomato alla ESCAC (Scuola catalana di Cinema e Audiovisivi), Maíllo voleva dirigere una storia d’amore, o almeno piena di sentimenti. Dopo aver incontrato Sergi Casamitjana (Escándalo Films), collegato all’ESCAC, i due hanno deciso di realizzare un film di fantascienza in preparazione, per dargli il tocco originale necessario a spingere il progetto, riscritto già troppe volte.

Eva esplora un mondo robotico simile a A.I. (scritto da Stanley Kubrick e diretto da Steven Spielberg) e i problemi legati al genere sono di poco diversi. Il film è basato su due aspetti. Da un lato, è una variazione moderna della fiaba di Pinocchio, dall’altro, un dramma romantico che segue le logiche del triangolo amoroso tra due fratelli e una donna.

Eva si pone molte domande sui limiti della robotica e sui suoi processi di ‘addomesticamento’ attraverso l’imitazione dell’essere umano, e, su questo tema, il film fa riferimento alle Leggi della Robotica di Isaac Asimov e ai libri di Philip K. Dick. In termini visivi, l’integrazione degli effetti speciali è molto curata e credibile, e soprattutto naturale poiché legata in larga parte alla sensazione di déjà-vu cinematografico. Per quanto riguarda lo script, il desiderio di realizzare una storia d’amore credibile è più forte del ritmo e dei colpi di scena tipici dei film d’azione.

Eva è il primo lungometraggio della casa di produzione Escándalo Films specificamente pensato per il mercato internazionale. Wild Bunch punta su questa combinazione di giovani talenti (aspetti tecnici, scrittura e regia) per superare l’uscita nazionale e far aumentare il numero di paesi acquirenti (è stato venduto ad oggi in Germania, Italia e America Latina). Weinstein Company ha acquisito i diritti per Stati Uniti e Canada.

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(Tradotto dal francese)

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