Tax credit esterno: dalle banche 9,5 milioni di euro al cinema
Il ministro delle Sviluppo economico, Paolo Romani, ha annunciato oggi un tavolo di concertazione nazionale tra produttori cinematografici, autori e gli enti che possano contribuire allo sviluppo, "per costruire prodotti di eccellenza e portarli anche all'estero". Intervenendo alla Mostra di Venezia al convegno "Banche e cinema 2011", il ministro ha affermato che il cinema è un settore in crescita, le cui potenzialità sono aumentate con il "decadimento della televisione generalista".
Una risorsa che va valorizzata anche attraverso lo sfruttamento del tax credit esterno da parte degli istituti bancari. Al convegno organizzato dall'Anica, il direttore generale cinema del Ministero della Cultura, Nicola Borrelli, ha portato dei dati aggiornati: circa 9,5 milioni di euro sono stati investiti dalle banche su 17 film in diciotto mesi. Ancora troppo pochi. "Dobbiamo fare in modo che il tax credit sia uno strumento più utilizzato dalle banche e dal mondo finanziario”, che costituiscono ad oggi il 16% di tutti i soggetti che hanno apportato risorse esterne alla produzione. Le risorse utilizzate dalle banche grazie al credito di imposta sono state il 31% del totale degli apporti esterni, il 40% se consideriamo l'intero mondo finanziario.
Secondo il presidente dell'Anica, Riccardo Tozzi, il tax credit interno, di recente introduzione, sta funzionando molto bene ma non così quello esterno. Il 30% dei fondi disponibili è rimasto inutilizzato e questo è grave in un periodo in cui la copertura pubblica della produzione cinematografica è passata in pochi anni dall’88% al 12%.
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