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FESTIVAL Francia

Cinespaña: alti e bassi per il cinema spagnolo

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Direttore della programmazione del festival Cinespaña, la cui 16ma edizione comincia oggi, Patrick Bernabé spiega a Cineuropa le tendenze della produzione cinematografica spagnola e della sua diffusione in Francia.

In che stato è la diffusione del cinema spagnolo in Francia (1,3 % di mercato e 18 lungometraggi distribuiti nel 2010)?
Quest'anno, sono stati distribuiti molti film spagnoli e per la prima volta abbiamo quasi avuto difficoltà a scegliere i film per la competizione, giacché selezioniamo solo titoli inediti in Francia. Abbiamo quindi stretto un accordo con i cinema Utopia e Cratère per presentare comunque, nell'ambito di Cinespaña, film come Pa negre, Blackthorn e La pelle che abito. E il programma include anche quattro film in anteprima: è tanto e non è mai successo, una prova del fatto che molti film sono stati già acquistati per la Francia.

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Al di là dei registi più noti e del cinema di genere in piena ascesa all'estero, la diversità del cinema spagnolo riesce a oltrepassare le frontiere?
La produzione spagnola attuale è molto incentrata sulle questioni sociali, cosa che non traspare completamente da ciò che viene distribuito in Francia. Ed è anche un cinema generalmente duro, noir, come dimostrano due dei film che abbiamo selezionato in competizione: Carne de néon [+leggi anche:
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di Paco Cabezas (foto), che ha uno stile alla Tarantino, e Open 24h di Carles Torras.

Come si può migliorare la distribuzione del cinema spagnolo in Francia?
Sono sempre i piccoli distributori a rischiare, come Bodega Films, società impegnata e che difende un cinema di qualità, non sistematicamente per il grande pubblico. Abbiamo tuttavia saputo che uno dei più importanti distributori francesi di cinema spagnolo, Colifilms Diffusion, ha fatto il suo bilancio, e non è buono. Malgrado ciò, vengono acquistati sempre più film e Cinespaña fa la sua parte. Per il secondo anno, organizziamo incontri tra distributori francesi e produttori spagnoli, e abbiamo anche innovato quest'anno decidendo di ripartire il premio attribuito al film vincitore a metà tra il regista e il suo distributore francese.

Come vede il futuro?
Non mi preoccupo più per l'anno prossimo giacché la situazione economica in Spagna è piuttosto catastrofica. Quest'anno, sono riusciti a produrre ancora un certo numero di film e le grosse produzioni continueranno ad esserci, ma temo un po' per i giovani registi e per le piccole strutture indipendenti che sono già in grande difficoltà (soprattutto per quanto riguarda gli aiuti pubblici). Forse il 2010-2011 è stato solo un periodo positivo precedente grosse difficoltà.

La competizione principale di Cinespaña, che si svolgerà fino al 9 settembre, include anche 80 egunean del duo José Mari Goenaga - Jon Garaño, Amador [+leggi anche:
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di Fernando León de Aranoa, No tengas miedo [+leggi anche:
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intervista: Montxo Armendáriz
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di Montxo Armendáriz, La mitad de Oscar di Manuel Martín Cuenca e Crebinsky [+leggi anche:
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di Enrique Otero.

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(Tradotto dal francese)

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