L'Exercice de l'Etat eclissa la concorrenza
Lanciato oggi da Diaphana in 154 copie, la coproduzione franco-belga L'Exercice de l'Etat [+leggi anche:
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intervista: Pierre Schoeller
scheda film] di Pierre Schoeller è riuscita a riscuotere il consenso unanime della critica. Definito "magistrale", "palpitante" e appassionante", il film presentato a Cannes al Certain Regard (dove ha vinto il premio Fipresci) si distingue nettamente dai codici abituali del cinema d'autore francese. Immergendosi con grande finezza esente da manicheismo e a ritmo di thriller nel cuore del potere politico, offre un terreno di gioco eccezionale ai suoi attori Olivier Gourmet e Michel Blanc, e ha indubbiamente la meglio agli occhi della stampa nel confronto con un altro film politico in uscita sempre oggi: l'americano Le idi di marzo di George Clooney.
Dopo il suo primo lungometraggio, Versailles [+leggi anche:
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intervista: Geraldine Michelot
intervista: Pierre Schoeller
scheda film], dedicato alla povertà estrema e selezionato a Cannes nel 2008, Pierre Schoeller s’impone dunque come uno dei registi francesi più promettenti della sua generazione, cosa che non è sfuggita ai fratelli Dardenne che hanno coprodotto L’Exercice de l’Etat (produzione delegata di Archipel 35, vendite Doc & Film International).
Un'altra coproduzione europea guidata dalla Francia e che associa il Belgio e la Germania, gode del sostegno della critica, ma un gradino sotto: Pollo alle prugne [+leggi anche:
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scheda film] di Marjane Satrapi, e Vincent Paronnaud. Distribuito da Le Pacte in 215 copie, la nuova opera degli autori di Persépolis [+leggi anche:
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intervista: Marc-Antoine Robert
intervista: Marjane Satrapi, Vincent P…
scheda film] è anche il loro primo film in live action. Questo racconto poetico interpretato da Mathieu Amalric è stato presentato in prima mondiale in concorso alla Mostra di Venezia (leggi la recensione e l’intervista ai registi).
Il cartellone è completato questo mercoledì dal film poliziesco franco-lussemburghese De Force [+leggi anche:
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scheda film] di Frank Henry (leggi la news - distribuzione Rezo Films e Studio 37 in 65 copie) e il documentario The Ballad of Genesis and Lady Jaye [+leggi anche:
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scheda film] di Marie Losier (coproduzione tra Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi), distribuito da Epicentre.
Al box-office, i premiati a Cannes vanno molto bene con Polisse [+leggi anche:
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intervista: Maïwenn
scheda film] di Maïwenn (472 000 entrate in cinque giorni - Mars Distribution in 407 copie), The Artist [+leggi anche:
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intervista: Michel Hazanavicius
scheda film] di Michel Hazanavicius (733 000 spettatori in 12 giorni - Warner in 402 copie) e Drive del danese Nicolas Winding Refn (972 000 entrate in 19 giorni - Le Pacte in 334 copie). Anche il film d’animazione Un monstre à Paris [+leggi anche:
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scheda film] di Bibo Bergeron fa la sua parte (553 000 spettatori in 12 giorni - EuropaCorp Distribution in 617 copie), così come la commedia Bienvenue à bord [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Lavaine (993 000 entrate in 19 giorni - Pathé Distribution in 547 copie).
La produzione europea è presente nella Top 10 settimanale con Johnny English, la rinascita [+leggi anche:
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scheda film] di Oliver Parker (132 000 entrate in cinque giorni - StudioCanal in 327 copie) e I tre moschettieri [+leggi anche:
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scheda film] di Paul W.S. Anderson (321 000 entrate in 12 giorni - UGC Distribution in 471 copie).
(Tradotto dal francese)
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