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CANNES 2011 Belgio

Grand Prix per un piccolo paese

di 

Quest’edizione del Festival di Cannes ha avuto più che mai un non so che di déjà vu per il cinema belga. Un déjà vu di cui però non ci si stanca! il Grand Prix consegnato a Gamin au vélo [+leggi anche:
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intervista: Jean-Pierre e Luc Dardenne
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ha confermato che i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne stanno costruendo, lontano dal tumulto e dall’agitazione, un’opera importante, coerente, impegnata, che ha sempre segnato il lavoro dei registi di oggi e di domani. Film dopo film, i Dardennes reinventano con discrezione il loro cinema e riescono a farsi notare in un’edizione di Cannes particolarmente densa.

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Dopo le importanti reazioni suscitate da La Promesse alla Quinzaine nel 1996, le Palme conquistate da Rosetta e da L’Enfant [+leggi anche:
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
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, i premi per la migliore interpretazione a Rosetta [+leggi anche:
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e Il Figlio e il premio per la sceneggiatura a Il Matrimonio di Lorna [+leggi anche:
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intervista: Arta Dobroshi
intervista: Jean-Pierre et Luc Darde…
intervista: Olivier Bronckart
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, questo sesto premio conferma che le selezioni al Festival dei film dei fratelli Dardennes non sono mai capitate a caso e che le giurie di ogni edizione trovano in ognuna di queste opere, benché siano diverse tra loro, la stessa eco di umanità.

A questo nuovo riconoscimento ai campioni del palmarès si vengono ad aggiungere i due bei premi attribuiti a Géants [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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di Bouli Lanners, che ha chiuso in bellezza la Quinzaine des Réalisateurs e che, oltre ad aver conquistato il pubblico, ha anche affascinato le giurie della SACD e della CICAE. Lanners raddoppia, dopo che Eldorado [+leggi anche:
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, presentato alla Quinzaine nel 2008, aveva ottenuto il label Europa Cinemas e il premio Regards Jeunes.

Il ricambio generazionale sembra inoltre già assicurata. Il giovane regista Valéry Rosier ha ricevuto il premio Découverte Kodak alla Settimana della Critica con il suo cortometraggio Dimanches, e una menzione attribuita dalla giuria del Petit Rail d’Or. Riconoscimenti anche per L’Exercice de l’Etat [+leggi anche:
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intervista: Pierre Schoeller
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di Pierre Schoeller, che ha ricevuto il premio Fipresci nella sezione Un certain regard, coprodotto da Les Films du Fleuve dei fratelli Dardennes.

Infine, i fratelli non sono i soli belgi ad aver ricevuto un premio nella cerimonia di chiusura di domenica sera. Il giovane regista fiammingo Wannes Destoop ha ricevuto il premio della giuria nella categoria dei cortometraggi con il suo film Badpakje 46.

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(Tradotto dal francese)

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