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FESTIVAL Italia

Torino FF, dalla città del cinema una rassegna per cinefili e grande pubblico

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La 29ma edizione del Torino Film Festival offrirà dal 25 novembre al 3 dicembre una stuzzicante selezione di 217 titoli tra cui 32 anteprime mondiali e 20 internazionali. Da questo iceberg spiccano alcune punte eccellenti, come la pre-apertura con Le Havre [+leggi anche:
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intervista: Aki Kaurismäki
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, alla presenza del regista Aki Kaurismaki (premio Fipresci a Cannes), l'apertura con L'arte di vincere (Moneyball) di Bennett Miller, il regista di Capote - A sangue freddo, protagonista Brad Pitt; il nuovo horror di Jaume Balagueró Bed Times [+leggi anche:
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; il documentario di Martin Scorsese sulla vita di George Harrison, Living in the Material World e quello di Werner Herzog, Into the Abyss, sul condannato a morte Michael Perry; una monografia da cult del giapponese Sion Sono.

Il regista Gianni Amelio, alla sua terza esperienza di direttore artistico dopo la breve parentesi di Nanni Moretti, sostiene che "il grande spettacolo è anche grande cultura" e si propone di dare maggiore opportunità al pubblico e un po' meno alla "nicchia" dei cinefili, accostando il festival di Torino a quello di Berlino. In realtà Torino, con i suoi due milioni di budget confrontati ai 12 del festival a vocazione popolare per eccellenza, quello di Roma, dimostra che si può fare una selezione ampia, raffinata e di grande qualità semplicemente girando il mondo a caccia di film belli.

Il concorso, fatto di opere prime, seconde e eccezionalmente terze vede in lizza 26 titoli di di cui quasi la metà sono europei: il francese 17 Filles [+leggi anche:
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di Delphine e Muriel Coulin, una delle deliziose sorprese della Semaine de la critique a Cannes 2011; l'islandese a basso budget Á annan veg (Either Way) di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, gli anni 80 fanno da sfondo alle vite di due operai; Attack the Block [+leggi anche:
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di Joe Cornish, gli alieni che atterrano in un quartiere proletario di Londra; Ghosted di Craig Viveiros, anch'esso britannico, prison movie teso e dolente, con John Lynch; I più grandi di tutti di Carlo Virzì (fratello musicista di Paolo), commedia a ritmo di rock con Claudia Pandolfi; Ulidi piccola mia di Mateo Zoni, esordio italiano tra testimonianza della realtà e fiction; Vergiss dein Ende - No Way Home del tedesco Andreas Kannengießer, al Torino FF nel 2008 con Planet Carlos.

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