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ISTITUZIONI Francia

Movimenti alla Cinémathèque

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Il personale della Cinémathèque ha reagito. All’inizio di questa settimana ha trasmesso il proprio rapporto di riforma del “tempio del cinema francese”, un mese dopo la pubblicazione del rapporto di Serge Toubiana sul patrimonio cinematografico, consegnato al ministro della Cultura, Jean-Jacques Aillagon, lo scorso 27 gennaio.

Esposte a David Kessler direttore generale del Centre National de la Cinématographie e a Marie-Claude Arbaudie, consigliere tecnico Cinema del Ministro, le proposte del personale della Cinémathèque, che dovrebbe trasferirsi a fine 2004 al 51 rue de Bercy, non risparmiano lo staff dirigente sottolineandone il silenzio.
L’elemento principale di discordia riguarda le “Collezioni Film”: il rapporto Toubiana vuole farle gestire dagli Archivi Francesi del Film. Da parte loro i membri del personale pensano che senza collezioni, la Cineteca non sarebbe che una semplice “sala di spettacolo”. L’operazione sarebbe cioè la “negazione stessa della storia della Cinémathèque, della sua vocazione e delle sue missioni”. Al contrario, il personale vorrebbe che queste collezioni di film fossero rinforzate e sfruttate maggiormente grazie alla creazione di una manifestazione cinematografica ispirata agli esempi italiani di Bologna (Cinema Ritrovato) e Sacile (Cinema muto di Pordenone).
Una presa di posizione che complica le decisioni che deve prendere il ministro della Cultura sull’avvenire della Cineteca, un’istituzione che, per i sobbalzi e i problemi finanziari, ha già alimentato interminabili dibattiti negli ultimi anni.

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(Tradotto dal francese)

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