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BOX OFFICE Italia

Nel 2011 calo del 10,6% negli incassi, ma la quota di mercato italiana è al 36%

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86,8 milioni di spettatori contro i 94,5 milioni dell'anno scorso. I dati della stagione 2010-2011 (dall'1 gennaio al 20 novembre) forniti da Anica e Anec parlano di un calo dell'8% delle presenze nelle sale cinematografiche e del 10,6% negli incassi, che ammontano a 564,6 milioni di euro contro i 631,8 del 2010 (vedi tabella PDF).

La notizia positiva riguarda invece il cinema italiano, che quest'anno ha raggiunto una quota di mercato, incluse le coproduzioni, del 36% negli incassi e 38% delle presenze, contro il 26,88% e il 29,60% del 2010 (vedi tabella PDF. "Entro la fine dell'anno la quota di mercato dei film italiani potrebbe raggiungere il fatidico 40%, è la più alta del mondo (esclusi gli USA), superiamo anche la Francia", commenta Riccardo Tozzi, presidente Anica.

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La quota dei film Usa è in forte calo con il 48% contro il 60% del 2010. Il film di maggior incasso è l'italiano Che bella giornata [+leggi anche:
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(foto) con 43,4 milioni di euro e ben nove film italiani si collocano tra i primi venti dell'anno (vedi tabella PDF). E' proprio la flessione delle presenze per i film statunitensi a causare il saldo negativo. "I film italiani dovrebbero essere distribuiti anche in estate, per colmare le lacune dei film americani", suggerisce il presidente dei distributori Anica Filippo Roviglioni.

"Si è formato un pubblico nuovo che conosciamo meno" riflette Tozzi, che chiede un maggiore investimento produttivo sui film italiani più "popolari" che rinforzino il circuito di sale. Mentre Angelo Barbagallo, presidente dei produttori ANICA, auspica più risorse per i film di qualità, penalizzati dalla chiusura di molte sale dei centri storici. "Ci sono meno sale e una minor educazione al cinema" commenta Lionello Cerri, nominato presidente Anec (Associazione nazione Esercenti Cinematografici) il 16 novembre scorso. "La sala deve essere centro di aggregazione sociale, un luogo di ritrovo dove valorizzare il prodotto, con il coinvolgimento degli enti locali".

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