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FESTIVAL Francia

Les Arcs: Kormakur, Hajdu e Ciprì al Work In Progress

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Le prime immagini di sette lungometraggi europei sono state svelate ieri in occasione dell'inedito Work In Progress organizzato dal Festival del cinema europeo di Les Arcs (dal 10 al 17 dicembre). Un centinaio di distributori, venditori e produttori erano presenti a questo appuntamento all'insegna della varietà, con film in post-produzione (o quasi) provenienti da Italia, Islanda, Ungheria, Belgio, Spagna, Slovacchia e Norvegia, accompagnati dai loro autori e produttori.

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E' Frédéric Boyer, direttore artistico del festival di Les Arcs, ad aver promosso questa novità: "Ci sono Work in Progress appassionanti a Goteborg, Sarajevo, Karlovy Vary, Haugesund e Salonicco. E' davvero interessante mostrare film che in genere non hanno distributore o venditore, o che hanno bisogno di denaro per il montaggio, il mixaggio… La selezione include stili e budget differenti (da 2,5 M€ a 300 000 euro). Si mostrano le immagini, e le conversazioni del Work In Progress possono proseguire per tre giorni al Villaggio delle coproduzioni (news), per parlare dei film prima che comincino la loro tournée nei festival, a partire da Cannes. L’anno prossimo, speriamo di dedicarvi una giornata intera, con più progetti e una rappresentanza più ampia dell'Europa".

Il regista islandese Baltasar Kormakur (Jar City [+leggi anche:
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) era presente con The Deep (Blue Eyes Productions e Filmhuset Produksjoner), film ispirato alla storia di un uomo divenuto una leggenda locale nel 1984 dopo essere sopravvissuto a un naufragio e a sei ore nell'acqua gelata, in cui è prevista la morte entro 50 minuti. "E' una sorta di saga islandese moderna", ha sottolineato il cineasta, "ma non volevo trattarla da un punto di vista eroico, bensì su scala umana e anche con le ripercussioni di questi eventi sul personaggio principale. Sono presente qui a Les Arcs per dare più chance possibili a questo film molto ambizioso per essere un film islandese, e che sarà pronto a gennaio. E' interessante vedere le reazioni e attirare l'attenzione dei venditori, perché anche se alcune trattative sono già in corso, nessun accordo è stato ancora firmato".

Rappresentato dal suo coproduttore francese Fabio Conversi (Babe Films), il lungometraggio italiano E' stato il figlio di Daniele Ciprì (direttore della fotografia di Vincere [+leggi anche:
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e co-regista, fra gli altri, di Il ritorno di Cagliostro) si annuncia nella vena di Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola. Prodotto da Passione, il lungometraggio, che uscirà a inizio 2012, ha come protagonista l'ottimo Toni Servillo.

Selezionato alla Quinzaine des réalisateurs cannense nel 2006 con Le paumes blanches e al Forum della Berlinale 2010 con Bibliothèque Pascal [+leggi anche:
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, il regista ungherese Szabolcs Hajdu ha invece già girato a Las Vegas metà di The Gambler (articolo). "Dato che i finanziamenti erano completamente bloccati in Ungheria, ho colto un'opportunità a Las Vegas. Ma il budget non è sufficiente e bisogna trovare un buon venditore per arrivare ai festival giusti", ha spiegato l'autore. "Bisogna rimanere positivi", rincara la sua produttrice Andrea Taschler (Mirage Film Studio; Art Films e Filmpartners coproducono), la quale spera che il nuovo sistema di sostegno pubblico ungherese possa appoggiare il film.

Presente anche lo slovacco Matyas Prikler, che ha mostrato cinque minuti del suo primo lungometraggio Fine, Thanks, la cui prima parte era il suo saggio di diploma presentato a Cannes nel 2010 nella selezione della Cinéfondation. Prodotto da MPhilms, il titolo, coprodotto dagli ungheresi di Proton Cinema, ha terminato il suo primo montaggio.

Opera prima anche per Kadija Leclere con Le Sac de Farine, interpretato da Hafsia Herzi e Hiam Abbas. Di questo film prodotto dalla società belga La Cie Cinématographique Européenne e coprodotto dalla Francia (Tchin Tchin Production) e il Marocco, sono state proiettate due scene di cinque minuti.

Si segnala inoltre la coproduzione quadripartita Chaika, opera seconda di Miguel Angel Jiménez che associa Spagna (Kinoskopik), Francia (Eaux Vives Productions), Russia e Georgia. Infine, il Work in Progress del Festival di Les Arcs ha presentato due estratti di cinque minuti di Where No One Lives della promettente regista norvegese Iram Haq (selezionata per i suoi corti a Venezia e a Sundance). La produttrice Maria Ekerhovd (Mer Mer Film - Producer on The Move 2011 - intervista) ha affermato che metà del film (un ritratto di donna sullo sfondo di una love story) è già girata. Essendo il resto delle riprese già finanziate, rimangono da coprire la post-produzione e l'accesso ai festival.

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(Tradotto dal francese)

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