email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL Francia / Germania / Irlanda

Death of a Superhero: il cerchio della vita e la clessidra rotta

di 

Da adolescenti, flirtare con il pericolo è una tentazione relativamente banale, ma Donald, 15 anni, protagonista della produzione maggioritaria tedesca Death of a Superhero [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, ha una ragione ben più profonda per giocare con la sua vita schivando un treno all'ultimo momento o facendo l'equilibrista sul parapetto di un ponte: ha la leucemia e le sue possibilità di sopravvivenza sono minime.

Presentato a Toronto e proiettato ieri in concorso al Festival del cinema europeo di Les Arcs, il terzo lungometraggio dell'irlandese Ian Fitzgibbon prende un soggetto melodrammatico classico e lo ravviva abilmente inserendo nella finzione sequenze d'animazione aggressive, riflessi dell'immaginazione e disegni del suo giovane protagonista torturato dalla prospettiva della morte. Altrettante incursioni nell'inconscio che danno al film un carattere singolare sotto la superficie piana delle tematiche legate all'adolescenza (la ricerca dell'amore e il desiderio, la scuola, gli amici, le serate, la solitudine, i genitori…) e alla malattia (le cure, l’ospedale, la speranza e la disperazione dei propri cari, le sedute iniziatiche stile Will Hunting con lo psicologo…).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Scritta da Anthony McCarten a partire dal proprio romanzo, la sceneggiatura di Death of a Superhero vede Donald (Thomas Brodie-Sangster) cercare di lenire i propri tormenti con l'arte attraverso un personaggio di supereroe perseguitato dal machiavellico The Glove e dalla sua assistente, un'infermiera sensuale e vestita di cuio. Tutti simboli della malattia che popolano i suoi incubi, cimitero e siringhe compresi. Nella realtà, il ragazzo, che indossa quasi sempre un berretto per nascondere la sua calvizie, cerca di tirare avanti, a scuola e fuori.

Ma nonostante l'incoraggiamento dei genitori che sperano in una remissione della malattia, l'idea del suicidio aleggia ("non morirò come una vecchia signora, "mamma, guardami, sono fottuto"), mentre è costretto a piegarsi a un percorso terapeutico che snoderà i suoi conflitti interiori (con Andy Serkis nel ruolo dello psicologo). Perché Donald è anche un adolescente come gli altri e vorrebbe uscire per la prima volta con una ragazza, desiderio che cresce quanto più si restringe il cerchio della sua vita. Si approccia allora alla ribelle Shelly (Aisling Loftus), ma non sarà una cosa semplice. E intanto incombe l'immagine della clessidra rotta.

Ben ritmato da numerose sequenze musicali (spesso estratte direttamente dall'iPod del protagonista), addolcito da una fotografia luminosa (firmata da Tom Fährmann) e sostenuto dal carisma del suo interprete principale, Death of a Superhero riesce ad andare oltre alcuni elementi meno convincenti (in particolare la risoluzione "obbligatoria" dei problemi familiari e affettivi). Alla fine, questo film elettrizzato di tanto in tanto dall'animazione lascia il segno e l'impressione di un mix interessante, anche se l'esperimento non è completamente riuscito.

Prodotto dai tedeschi di Bavaria (che si occupano anche delle vendite internazionali) e dagli irlandesi di Grand Pictures, Death of a Superhero uscirà nelle sale nel 2012.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy