Il futuro del cinema inglese in un rapporto
Lunedì è stato pubblicato un rapporto sul futuro dell’industria cinematografica britannica, voluto dal Ministro della Cultura Ed Vaizey e diretto dall’ex segretario della Cultura Lord Smith. Il documento contiene 56 raccomandazioni a Governo, industria e British Film Institute (BFI).
Una delle principali raccomandazioni di “A Future For British Film – It Begins With The Audience” (Un futuro per il cinema inglese – Si parte dal pubblico) è che gli incassi tornino ai produttori per essere reinvestiti in altri film più che per essere restituiti ai fondi statali.
Il rapporto raccomanda inoltre che i canali televisivi britannici promuovano di più il cinema inglese investendo e aumentando la programmazione di titoli locali. Se le tv non lo faranno, il Governo dovrà varare una legga per obbligarle, suggerisce il rapporto.
Il rapporto chiede inoltre la creazione di un fondo per l’innovazione digitale con la partecipazione del BFI e dell’industria, che i produttori indipendenti possano utilizzare per coprire i costi crescenti delle copie digitali.
Il coinvolgimento del pubblico è al centro del rapporto con la seguente raccomandazione: “La gente vuole vedere film britannici ma la percentuale di film britannici visti dal pubblico di tutto il paese resta ancora troppo bassa. Per modificare questa tendenza dobbiamo fare in modo che i registi lo comprendano e comincino a pensare al loro pubblico e insieme a esprimere la loro creatività”.
Questa la risposta del BFI: “Sullo sfondo di un anno da record per il cinema e gli artisti inglesi, salutiamo con gioia questo rapporto che pone il pubblico al centro delle future politiche cinematografiche britanniche. Condividiamo l’ambizione di dare un future elettrizzante e prospero al cinema inglese, e offrire al pubblico eccellenza e scelta”.
(Tradotto dall'inglese)
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