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OSCAR 2012 Belgio

Bullhead: il Belgio torna a Hollywood

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, opera prima di Michaël R. Roskam, è ufficialmente in lizza per l'Oscar. L'ultimo film belga ad aver partecipato alla corsa agli Oscar è stato Everybody’s Famous di Dominique Deruddere nel 2001. I precedenti film nominati nella categoria di miglior film in lingua straniera sono stati Farinelli (1995), Padre Daens (1993), Il maestro di musica (1989) e Pace nei campi (1971). L’anno scorso, era in lizza il cortometraggio belga Na Weve, così come Tanghi Argentini nel 2007. Ad oggi, nessun film maggioritario belga ha ancora vinto la prestigiosa statuetta del miglior film in lingua straniera.

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La partecipazione agli Oscar corona una campagna sapientemente condotta dalla squadra di Bullhead. Dopo la prima mondiale a Berlino, che ha proiettato sulla scena internazionale il suo giovane regista e soprattutto il suo attore principale Matthias Schoenaerts, il film ha iniziato una lunga tournée per i festival coronata da numerosi premi. A questo riconoscimento internazionale si è aggiunto il successo locale: in Belgio, il film è stato visto da 460 000 spettatori.

Questa selezione chiude anche una piccola polemica provocata dalla scelta del film, da parte dei professionisti belgi, per rappresentare il loro paese agli Oscar. Alcuni, infatti, rimasero sorpresi che Il ragazzo con la bicicletta [+leggi anche:
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, premiato a Cannes, non fosse il legittimo rappresentante del Belgio. Inoltre, il film concorreva dieci giorni fa ai Golden Globes. Come se una sorta di effetto saturazione avesse penalizzato i Dardenne, onnipresenti nel cinema belga negli ultimi 15 anni. C'è sicuramente del vero in questo sospetto, e Il ragazzo con la bicicletta è un grande film dell'anno scorso, ma la selezione di Bullhead rimette le cose al loro posto: più che un'alternativa, è un film brillante che è riuscito a conquistare diversi pubblici.

Bullhead non avrà vita facile e dovrà vedersela il 26 febbraio prossimo con il film iraniano Una separazione (vincitore ai Gloden Globes), il canadese Monsieur Lazhar, l'israeliano Footnote e il polacco In Darkness di Agnieszka Holland.

Da notare che Une vie de chat [+leggi anche:
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di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, coproduzione belga (Lunanime), concorrerà per l'Oscar del miglior film d'animazione.

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