2002, annus horribilis per Gaumont
Confermati gli scoraggianti risultati per il 2002 della Gaumont, che nella pubblicazione del proprio bilancio annuale ha annunciato una perdita di 8 milioni di euro.
Per il gigante del cinema francese, presente in ogni settore della settima arte, dalla produzione alla distribuzione all'esercizio, dopo un 2001 sfavillante (59.2 milioni di euro di utile) il 2002 si conclude con un deficit. Una netta regressione che si spiega con una frequentazione delle sale francesi piuttosto stagnante e con i mediocri risultati di alcune produzioni.
Nel 2002 la Gaumont ha prodotto solamente tre film. E i risultati al botteghino delle tre pellicole si sono rivelati piuttosto deludenti: Le Raid ha raccolto 1,4 milioni di spettatori (un risultato al di sotto delle aspettative), La mentale si è arenato sui 369.000 spettatori e Autour de Lucy è arrivato ad appena 132.000 spettatori.
D'altra parte anche il settore della distribuzione è in crisi: Gaumont Buena Vista International, terzo distributore francese nel 2001, è infatti retrocesso alla quinta posizione con una diminuzione al 24 per cento. Sebbene il fatturato del 2002 si aggiri intorno a 60.9 milioni di euro, contro gli 85,7 del 2001, Gaumont non si perde certo d'animo ed è intenzionata a risalire rapidamente la china, proseguendo il proprio slancio nell'ambito dell'esercizio, in cui resta ancora un leader incontestato insieme al suo alleato Pathé con il circuito Europalaces, e rilanciando la sua attività di produzione. Nel 2003 sono infatti previste le uscite di cinque film: Fureur di Karim Dridi (16 aprile), Bullit et Riper (giugno), Père et Fils di Michel Boujenah con Philippe Noiret e Charles Berling (20 agosto), Lovely Rita [+leggi anche:
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scheda film] (4 novembre) e soprattutto Super Ripoux di Claude Zidi con Thierry Lehrmitte e Philippe Noiret (9 dicembre).
(Tradotto dal francese)
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