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BERLINALE 2012 Panorama / Italia

The Summit, indagine su una strategia internazionale

di 

Dora, Paolo, Mohamed. I volti dei testimoni scorrono, sofferenti, emozionati al ricordo della violenza di quei giorni. Il racconto delle torture entra, nitido, nei particolari. Terribile violenza fisica e piscologica applicata scientificamente dalla polizia alle persone fermate ed arrestate nei giorni della manifestazione contro il G8 a Genova (19-22 luglio 2001) e condotte in gran parte nella caserma Bolzaneto.

A raccogliere quelle testimonianze e cercare di capire cosa è accaduto e perché è accaduto è il film The Summit [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, presentato nel Panorama del Festival di Berlino. Un documentario investigativo firmato da due giornalisti, Franco Fracassi e Massimo Lauria, che hanno cucito assieme centinaia di voci, immagini video, documenti, registrazioni audio in un viaggio che risale la catena di comando nazionale e internazionale che ha portato a colpire pacifici manifestanti e ignorare i black bloc che devastavano la città. Il film non si ferma a Genova ma guarda alla conferenza del WTO, Organizzazione mondiale per il commercio di Seattle del 1999, e ai summit precedenti di Nizza, Praga, Napoli e Gothenburg, per rivelare una precisa "regia" delle forze dell'ordine.

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"Bisogna considerare la vicenda come un evento gestito a livello internazionale. Ci fu una strategia comune, e la crisi economica di oggi è frutto anche di quel G8", spiegano i registi del film accolto dagli applausi nella proiezione alla quale è seguito un dibattito con la partecipazione del parlamentare tedesco Hans-Christian Stroebele.

Disegni, animazione, ricostruzioni al computer e materiale inedito, come quelle immagini che mostrano per la prima volta le due bottiglie molotov portate dagli stessi agenti nella scuola Diaz come prova per poter accusare i pacifici manifestanti. Il film dedica molto spazio anche all'omicidio del giovane Carlo Giuliani durante gli scontri. E termina con la frase agghiacciante di una poliziotta intercettata al telefono con un collega: " Uno a zero per noi!"

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