23/02/2012

Liv Ullmann è un’attrice norvegese, Ingmar Bergman era un regista svedese — Dheeraj Akolkar un documentarista indiano che vive a Londra, e Rune H. Trondsen il produttore norvegese che sta lavorando a Liv and Ingmar, storia di una delle grande coppie della storia del cinema. Il documentario di Nordic Stories, costato 1 milione di euro e supportato dal Norwegian Film Institute, uscirà in autunno.

Ullmann e Bergman si incontrarono nel 1965, furono una famiglia per cinque anni, ebbero una figlia (Linn), e girarono 12 film insieme, fra i quali i premiatissimi Persona (1966), La vergogna (1968), Scene da un matrimonio (1973), L’immagine allo specchio (1976), Sinfonia d’autunno (1978). Nel 1996, lei diresse da uno script di lui Confessioni private, e nel 2000 L’infedele, lanciato in concorso a Cannes.

Dopo 46 anni Akolkar, affascinato da sempre dalla loro vita e dal loro lavoro, si è recato con Ullmann e una troupe nella casa di Bergman sull’Isola di Fårö, dove ha raccontato tutti gli aspetti della loro relazione, fatta d’amore e odio, e come i loro sentimenti si riflettessero nei film.

"Tutto ciò che ho imparato sulla recitazione, la vicinanza alla macchina da presa, l’amore, il rispetto e l’etica lavorativa, l’ho imparato da Ingmar", ha commentato Ullmann, quando ha celebrato all’Università di Trondheim il suo 70° compleanno con il simposio 'Un autore-star o una star come autore?'. (Ullman ha un dottorato onorario a Trondheim).

L’attrice ha anche ricordato quando rifiutò il ruolo di madre in Fanny e Alexander, che doveva essere l’ultimo film di Bergman. “Hai perso i diritti di primogenito”, replicò lui, e non si parlarono per un anno. Poco prima della morte di Bergman, lei si recò a Fårö per l’ultimo saluto: “Non so se sapesse che ero lì, ma per me era importante”, ha spiegato. Il film è venduto dalla svedese Svensk Filmindustri International.

(Tradotto dall'inglese)