14/03/2012 - Il cineasta francese premiato a Cannes nel 1965 per 317 battaglione d’assalto e Oscar del documentario nel 1967 è morto oggi all'età di 83 anni

Regista emblematico soprattutto per aver trasposto sul grande schermo la guerra d'Indocina, che aveva vissuto in prima persona al servizio cinematografico dell'esercito e poi come giornalista, il regista Pierre Schoendoerffer è morto questa mattina nella regione parigina.

Selezionato a Berlino con il suo primo lungometraggio Il passo del diavolo (un adattamento di Joseph Kessel), che dirige nel 1956 e segna il debutto di una fruttuosa collaborazione con il direttore della fotografia Raoul Coutard, Pierre Schoendoerffer inanella con Ramuntcho e Pêcheur d'Islande due adattamenti di romanzi di Pierre Loti. Ma è nel 1965 che raggiunge fama internazionale aggiudicandosi il premio della sceneggiatura al Festival de Cannes con 317 battaglione d’assalto.

Nel 1967 aggiunge al suo palmarès l’Oscar del miglior documentario per La section Anderson. Successivamente adatta il suo romanzo L'uomo del fiume con cui vince tre César nel 1978. Seguiranno L'onore di un capitano (1982), Dien Bien Phu (1992) e Lassù (2004).

(Tradotto dal francese)