28/03/2012 - Il ritratto di Anne Grethe Riis della resistenza danese contro l’occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale chiude con 500.000 spettatori

The Hunger Games dello statunitense Gary Ross ha siglato un contratto da 155 milioni di dollari ed è la terza maggiore uscita domestica di sempre, eppure in Danimarca è stato superato dal debutto registico dall’attrice e scrittrice locale Anne-Grethe Bjarup Riis, This Life (già The Hvidsten Group), che ha ottenuto 47.894 spettatori nella sua quarta settimana contro gli iniziali 43.610 di Hunger.

Con le anteprime, il blockbuster statunitense ha venduto 53.000 biglietti in totale, e dato il prezzo più alto — dura 30 minuti in più — ha conquistato il primo posto ai botteghini (99.000 in Svezia, 65.000 in Norvegia, 41.000 in Finlandia). ”Nella nostra campagna di marketing abbiamo cercato di promuovere The Hunger Games come un fenomeno alla Harry Potter e Twilight, e ovviamente ha funzionato”, ha commentato il Direttore Marketing della danese Nordisk Film Biograf distribution, Jan Lehmann.

Nel frattempo, il produttore danese Regner Grasten di Regner Grasten Film sta rivedendo le stime di This Life: in origine sperava di vendere 250.000 biglietti per coprire i costi (3.2 milioni di euro), ma dopo il lancio, e il 45% dei botteghini danesi, le ha rialzate a 350.000. E adesso ”se va tutto bene, e il vento e il meteo ci aiutano, supereremo i 500.000 entro fine settimana”.

”Penso che la ragione dell’improvviso successo sia che non è un film sulla guerra, ma sulla gente comune e sui suoi valori, e questo fa pensare a quello che succede oggi”, ha spiegato Grasten del ritratto sulla resistenza patriottica contro l’occupazione nazista nella provincia danese durante la Seconda guerra mondiale, che vede il collaboratore di Lars von Trier Anders Refn al lavoro come direttore tecnico e montatore. Il film sarà lanciato all’estero a Cannes.