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INDUSTRIA Spagna

Il tagli del Governo mettono in ginocchio il cinema spagnolo

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- Il Fondo di Protezione alla Cinematografia gestito dall'ICAA si riduce del 36% nel 2012

Il Governo ha confermato ieri i peggiori incubi del settore cinematografico presentando il Bilancio Generale dello Stato per il 2012 (ribattezzato da qualcuno "la madre di tutti i tagli"). Il cinema è stato il settore culturale su cui le forbici del ministro delle Finanze si sono abbattute con più veemenza, con un taglio del 36% al Fondo di Protezione alla Cinematografia gestito dall'ICAA. Il budget a disposizione dell'istituto diretto da Susana de la Sierra ammonterà a 65,94 milioni di euro, di cui 49 milioni destinati al Fondo (che nel 2011 era dotato di 76 milioni).

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Ma di questi 49 milioni, circa 35 sono riservati all'ammortamento di lungometraggi del secondo semestre 2010, per cui la cifra disponibile per nuovi progetti sarà ancora inferiore.

Nelle ultime settimane, l'industria cinematografica aveva fatto appello alla responsabilità, cosciente del fatto che i tagli fossero logici e inevitabili, considerata la situazione del paese. Tuttavia, l'entità dei tagli ha colto tutti di sorpresa: "Non si capisce perché il Bilancio debba essere molto più severo con il cinema rispetto ad altri ambiti culturali", ha detto Pedro Pérez, presidente dei produttori di FAPAE, al quotidiano El Mundo.

Il nuovo Esecutivo ha ribadito la sua intenzione di cambiare il modello attuale, basato sugli aiuti diretti, in uno misto, che combini aiuti e incentivi fiscali. Ma in questo caso, lo smantellamento del vecchio ha preceduto la costruzione del nuovo: “Non si può annunciare un modello, smantellare quello vecchio e poi non far nulla”, ha protestato Pérez.

Il rishio più immediato è la paralisi e la recessione dinanzi alla carenza di un modello capace di sostenere il volume di produzione attuale. Gli effetti si sono già fatti sentire: dall'inizio del 2012 sono cominciate le riprese di 25 film, mentre nello stesso periodo del 2011 erano 74. Secondo il quotidiano El País, dei 25 film in lavorazione nel 2012, la maggior parte sono corti e documentari, e solo dieci sono lungometraggi di finzione.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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