23/04/2012 - The Pelayos di Eduard Cortés e La senda di Miguel Ángel Toledo, aprono la 15ma edizione della principale manifestazione cinematografica dedicata alla produzione spagnola

Un divertente film corale ambientato nel mondo dei casinò (The Pelayos [+leggi anche:
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scheda film] di Eduard Cortés) e un angosciante thriller psicologico con appena quattro personaggi (La senda di Miguel Ángel Toledo) hanno inaugurato sabato 21 aprile le due principali sezioni del cinema di finzione, la Competizione Ufficiale e ZonaZine, della 15ma edizione del Festival del Cinema Spagnolo di Malaga.

Il difetto principale di The Pelayos sta nella difficoltà dello spettatore a identificarsi con i personaggi in un messa in scena tanto cool. Ma il film non manca di pregi, dalle ispirate interpretazioni alla fotografia attraente, passando per un montaggio frenetico e una durata ben misurata. Probabilmente non passerà alla storia del cinema spagnolo né tantomeno mondiale, ma il suo cast stellare (Lluis Homar, Daniel Brühl e Miguel Ángel Silvestre hanno grande richiamo, almeno in Spagna) potrebbe contribuire ad attirare il pubblico nelle sale.

Il tentativo di Cortés di avvicinarsi al pubblico è evidente. La presenza continua della musica, il ritmo veloce della storia e l'estetica studiata ne sono una prova. Di questi tempi, in cui il cinema spagnolo ha più che mai bisogno del favore del pubblico, sono elementi apprezzabili, anche se forse non bastano.

Decisamente più modesto è il debutto come regista di Toledo, fedele collaboratore del più noto Juan Carlos Fresnadillo, con cui ha firmato la storia di La senda. Presentato nella sezione ZonaZine, dedicato alle proposte più audaci, il film è un esempio di risparmio dei mezzi: quattro personaggi, una casa, molta neve e suspense a volontà. Una discesa graduale nell'abisso della follia del personaggio principale, interpretato magistralmente da Gustavo Salmerón.

(Tradotto dallo spagnolo)