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FESTIVAL Spagna

El mundo es nuestro: c'è la crisi? Rapina una banca!

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- L'opera prima del sivigliano Alfonso Sánchez è il primo film fenomeno del Festival di Malaga di quest'anno

Facinoroso, frenetico, oltraggiosamente vivace. Domenica è stata la giornata del primo film fenomeno della 15ma edizione del Festival del Cinema Spagnolo di Malaga, presentato nella sezione ZonaZine. Si intitola El mundo es nuestro ed è il frutto della debordante passione, talvolta eccessiva, dei suoi giovani creatori, guidati dal regista e sceneggiatore Alfonso Sánchez. Le due proiezioni programmate dal festival si sono rivelate insufficienti e l'organizzazione ne ha dovute disporre altre due, i cui biglietti sono andati esauriti in poche ore.

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“Er Cabesa” e “er Culebra”, due ladruncoli di un quartiere alla periferia di Siviglia, decidono di portare un po' di giustizia sociale nel mondo. Lo fanno a modo loro, o meglio, a modo del protagonista, “el Dioni”: rapinare una banca e fuggire col denaro in Brasile. Ma il colpo vira al peggio quando vengono presi in ostaggio a loro volta da un imprenditore disperato carico di esplosivo che minaccia di far saltare in aria la succursale.

Gli ostaggi rappresentano microcosmi della Siviglia in tempo di crisi: il disoccupato che si arrangia con lavoretti insieme al cognato, l'imprenditore senza scrupoli, la coppia che deve estinguere il mutuo, la cassiera alienata dal suo lavoro mal pagato e la donna delle pulizie che deve mantenere il figlio adulto. Quando l'opinione pubblica viene a conoscenza della situazione, si scatena un circo mediatico e sociale imprevedibile.

El mundo es nuestro, realizzato con appena mezzo milione di euro, in parte raccolto attraverso il crowdfunding, è pieno di sfacciataggini, dialoghi brillanti (anche se forse poco comprensibili fuori dall'Andalusia) e personaggi carismatici. La forza che emana è tale da far passare in secondo piano i suoi difetti (la trama incentrata sulla polizia è molto più debole di quella della banca, la sceneggiatura è altalenante e la seconda parte del film flirta pericolosamente con il genere epico) e la scarsità di mezzi (le scene più ambiziose, soprattutto quelle con le folle, tradiscono il budget basso). Tuttavia, ci sono film incantevoli proprio perché imperfetti, e El mundo es nuestro è uno di questi.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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