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PRODUZIONE Belgio

Riton Liebman, una vita per il calcio

di 

- Soggetto universale, declinazione locale: Riton Liebman tratta il tema della dipendenza attraverso l'amore sfegatato del suo protagonista per la squadra di calcio di Liegi

In Inghilterra, o sei del ManCity o dell'Arsenal; in Francia, o del PSG o dell'OM. In Belgio, o sei malva (Anderlecht) o rosso (Liegi). O piuttosto "rouche" (per dirla alla belga). Almeno quando parli francese. Con Je suis supporter du Standard, Riton Liebman (foto) fa una riflessione universale su una temibile dipendenza: l'amore per il calcio.

Vero e proprio "tifoso anonimo" che dedica la sua vita e la sua opera (gestisce un'autoscuola) allo Standard, Milou (Riton Liebman stesso) vede la sua vita scombussolata dall'arrivo di Martine (Léa Drucker), la quale – commedia oblige – detesta il calcio. La presa di coscienza di questa dipendenza porterà Milou su un cammino cosparso di insidie, cadute e redenzione, portando con sé Martine, il cui odio per il calcio non è privo di significato.

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Conoscevamo già Riton Liebman, ma come attore. Molto presente sulle scene brussellesi, lo si è visto anche al cinema di recente in Polisse [+leggi anche:
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trailer
intervista: Maïwenn
scheda film
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, dove impersonava il compagno del personaggio interpretato da Marina Foïs. Per il suo primo film, ha chiaramente optato per la commedia un po' folle, cosa che ben si adatta a La Parti, suo produttore.

Oltre al regista e a Léa Drucker, nel cast ritroviamo una bella squadra di attori belgi che sarà bello vedere sul grande schermo, da Philippe Résimont a Laurence Bibot, passando per Nicolas Buysse e il giovane David Murgia (prossimamente sugli schermi in Tango Libre di Frédéric Fonteyne). Si prevedono inoltre alcuni camei di vecchie glorie del calcio belga.

Le riprese, cominciate a Liegi a fine aprile, dovrebbero concludersi a metà giugno dopo 6 settimane di lavoro a Bruxelles. Prodotto da La Parti, il film è coprodotto in Francia da 1.85 Productions e Chic Films (delegata), con il sostegno del CCA, della RTBF, di BeTV, di Canal+ e del CNC, per un budget di 2 milioni di euro.

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(Tradotto dal francese)

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