Produzione 2011 record. Ma nel 2012 è crisi
- Il Rapporto 2011 della Fondazione Ente dello Spettacolo dipinge un cinema italiano tornato ai livelli degli anni Sessanta. Ma i dati di quest'anno sono preoccupanti
"Nel 2011 il cinema italiano è tornato ai livelli degli anni Sessanta, con la produzione di 155 opere, confermando la conquista di importanti quote di mercato". Ad affermarlo, dati alla mano, è il presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo Dario Edoardo Viganò (foto), che ha presentato ieri a Roma il "Rapporto 2011. Il mercato e l'Industria del Cinema in Italia", curato dall’Area Studi della Fondazione e giunto alla quarta edizione. "In un momento di crisi generale il cinema contribuisce all'aumento di occupazione, con un trend anticiclico e quasi 4000 contribuenti attivi in più del 2009", aggiunge. E infatti i dati parlano di un maggiore impiego di capitale privato, flessione sul mercato italiano della produzione statunitense e aumento della presenza di titoli italiani nella top 20 dei maggiori incassi.
Purtroppo dal dicembre scorso si registra invece una tendenza opposta: il calo di incassi è evidente. Per Luciano Sovena, ad di Cinecittà Luce ”i dati di questo inverno non sono certo buoni come quelli del 2011 che rappresentano comunque un successo del cinema commerciale. Il problema è per le opere prime e seconde per le quali c’é difficoltà di distribuzione". Riccardo Tozzi, presidente Anica, afferma che "siamo di fronte alla fine di un ciclo e ora dobbiamo inventarcene un altro. La sparizione del cinema italiano in sala poi in questo periodo è un atteggiamento suicida”. E parla di responsabilità della tv: "Mentre Mediaset manda in onda quello commerciale che produce, la Rai non fa lo stesso e viene così a mancare la sua funzione di servizio pubblico”.
Lionello Cerri, presidente ANEC, evidenzia le difficoltà finanziarie di molte sale "che devono far fronte alla digitalizzazione che comporta grandi investimenti e non tutte riescono ad affrontare le spese con le risorse dello Stato". E Nicola Borrelli, direttore generale cinema MiBAC annuncia che "la misura necessaria per rendere fruibile il tax credit anche dalle piccole sale dovrebbe essere stata inserita nel decreto legge approvato venerdì scorso, aspettiamo la pubblicazione. Non risolve il problema, ma dà una grossa mano".
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