04/09/2012 - Il film dello svedese Maximilian Hult segue Oblivion e Noah in Islanda, dove incentivi, i giornate di riprese più lunghe e spostamenti brevi tagliano il budget di un terzo

A girare in Islanda, dopo le produzioni americane Oblivion, con Tom Cruise, e Noah, con Russell Crowe, arrivano le case di produzione svedesi Little Big e Spellbound Productions con At Home, primo film in svedese interamente girato sull’isola sita tra l’Oceano Atlantico settentrionale e l’Oceano Artico dal 1954.

Trasformando una cittadina costiera poco fuori Reykjavik nella provincia svedese e spostando la produzione a nord, i produttori svedesi Anna G. Magnúsdóttir e Anders Granström hanno tagliato i loro budget di circa un terzo e risparmiato 700.000 euro.

Per il Responsabile Cinema del paese, il film commissioner Einar Hansen Tomasson, l’Islanda sta per registrare quest’anno un nuovo record nel settore dei service per le produzioni internazionali, supportato dagli sgravi fiscali del governo: il 20% dei costi di produzione sostenuti in Islanda sarà rimborsato.

I produttori svedesi hanno però beneficiato anche di giornate di riprese più lunghe — in Islanda, una giornata lavorativa sul set dura 12 ore — e di distanze più brevi. In questo modo, le sei settimane di riprese originali si sono ridotte di una.

At Home, debutto dello svedese Maximilian Hult (in foto), autore anche dello script, vede la partecipazione di Moa Gammel, Lia Boysen, Anita Wall, Lars Lind, Simon J Berger, Erik Lundqvist e Elin Petersdottir nella storia di Lou, che vive nella grande città con la madre, unico membro della sua famiglia. O almeno questo è ciò che crede lei.

Lo shock arriva quando scopre di avere dei nonni, e che il nonno è morto di recente. Lou si trasferisce a vivere con la nonna, e in breve tempo la sua vita cambia completamente: ‘a casa’ (titolo del film) cosa significa veramente?

(Tradotto dall'inglese)