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USCITE Italia

Io e te di Bertolucci arriva in sala più snello

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- L'ultimo film del maestro emiliano, presentato lo scorso maggio fuori concorso a Cannes, esce il 25 ottobre in 300 copie e con 1 minuto e 25 secondi in meno

Più snello di 1 minuto e 25 secondi rispetto alla versione presentata a Cannes lo scorso maggio (leggi l'intervista), Io e te [+leggi anche:
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scheda film
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di Bernardo Bertolucci esce finalmente nelle sale italiane il 25 ottobre in 300 copie. Un'uscita ritardata di cinque mesi, e fonte di non poche polemiche, giustificata così: "Il film era stato mandato a Cannes all'ultimo momento", ha specificato Gianpaolo Letta di Medusa che lo distribuisce, "e per il lancio nelle sale aveva bisogno di alcune correzioni". Per le vendite estere, si attende invece il responso del botteghino italiano: "In quest'ultima stagione il cinema italiano non sta andando bene, speriamo di invertire la tendenza", ha detto il regista alla presentazione romana. "Nel manifesto Jacopo Olmo Antinori ha l'occhio da vampiro", ha poi scherzato, "potrebbe tornare utile".

Intanto, fresco vincitore del Premio alla Carriera attribuitogli dall'European Film Academy (Bertolucci sarà ospite d'onore alla 25ma edizione degli European Film Awards il 1° dicembre 2012 a Malta), il maestro emiliano ha annunciato che tornerà ancora a dirigere, nonostante la malattia che lo costringe su una sedia a rotelle: "Grazie a questo film, arrivato a nove anni di distanza dall'altro (The Dreamers, ndr), quando pensavo di non poterne più fare uno, ho ricominciato a vivere. Ora ci ho preso gusto. Ho già in mente un altro progetto". Il regista ha anche speso qualche parola sulle barriere architettoniche, tema su cui si è scontrato pubblicamente giorni fa con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: "Roma è una città proibita. Quartieri storici della capitale, come Trastevere, sono un vero e proprio campo di guerra dove per gente come me è impossibile muoversi. Ho il dovere di dirlo a nome di tutti, perché la mia voce è più ascoltata".

Io e te, storia di due fratellastri che si ritrovano, è dedicato a Giuseppe Bertolucci, fratello del maestro, anche lui regista e sceneggiatore, scomparso lo scorso giugno.

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