email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

USCITE Danimarca

Klarlund, un addio al cinema con immagini fisse

di 

- Dopo The Society of Fine Arts, Anders Rønnow Klarlund ha deciso di concludere la sua carriera nel cinema danese, “preoccupato più per i soldi che per l’arte"

"Probabilmente si può tirare una riga e chiedersi se il cinema danese abbia perso la sua anima da qualche parte nel percorso che va dall’Oscar di Bille a quello di Bier (Pelle alla conquista del mondo di Bille August del 1987 e In Un Mondo Migliore [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Susanne Bier del 2010)", ha commentato il 41enne regista danese Anders Rønnow Klarlund, che ha deciso di concludere la sua carriera nel cinema danese.

"Abbiamo creato un sistema nel quale produttori e distributori trattano gli scrittori e i registi come se fossero loro a guidare l’economia di mercato, mentre dicono ai politici che senza supporto di stato non si può sopravvivere neanche un giorno". Klarlund ha attaccato l’industria e la sua casa di produzione, Zentropa Entertainments, “più preoccupata per i soldi che per l’arte ".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Dopo un passato da produttore radio-televisivo, Klarlund ha diretto quattro episodi della popolare serie tv locale Taxi prima del suo debutto, The Eighteenth (1996), seguito da Possessed (1999), entrambi premiati nel circuito festivaliero internazionale. Nel 2007, ha diretto il dramma satirico How to Get Rid of Others [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
.

Klarlund è stato intervistato dalla rivista di cinema Ekko, che distribuisce il suo The Society of Fine Arts — "film su arte e terrore" su un gruppo di artisti underground tedeschi che fanno saltare in aria il museo zoologico di Berlino come “opera d’arte" (Karlheinz Stockhausen dichiarò che l’attacco dell’11 settembre era "la più grande opera d’arte mai esistita".)

Ispirato a La Jetée del francese Chris Marker, il film con Jana Klinge, Christian Blümel, Susanne Wuest e Daniel Zillmann è composto da migliaia di immagini fisse, manipolate in uno spazio 3D, "proprio come penso che un film debba essere fatto nel 2012: nuovo, oltre i limiti". Dopo aver pubblicato numerosi libri, Rønnow Klarlund potrà ora concentrarsi sulla sua carriera di scrittore.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy