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AUDIOVISIVI Francia

TPS si difende dagli attacchi

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Attaccata dalle organizzazioni professionali del cinema francese per la lentezza nell’applicare gli obblighi sul sostegno alla produzione cinematografica, la TPS Cinéma si è difesa ieri con un comunicato.
La TPS, si legge nel comunicato, si impegna a “rinforzare e indirizzare” i propri investimenti nel cinema francese, nell’ambito di una nuova convenzione conclusa tra i differenti canali televisivi (TPS Star, Cinestar 1, Cinestar 2, Cinefaz et Cinetoile) e il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo. Un annuncio che mette provvisoriamente fine al conflitto. Dal 1mo gennaio infatti, la TPS Cinéma viola il decreto che riguarda la programmazione via cavo o via satellite, tanto da rischiare di perdere l’autorizzazione a trasmettere. La prossima convenzione imporrà alla TPS Cinéma dei vincoli in linea con l’accordo firmato a marzo del 1999 con il BLIC (Ufficio per i rapporti delle industrie cinematografiche) e l’ARP (Autori, Registi e Produttori): investimenti dell’ordine di 2.01 euro al mese e per ogni abbonato nell’acquisto e nel pre-acquisto di film francesi. Inoltre, verrà inclusa una “clausola di diversità” per un totale del 15 per cento delle spese nel 2003 (20 per cento a partire dal 2004), destinato a film francesi il cui budget è inferiore a 5.34 milioni di euro.
Quest’ultimo punto potrebbe soddisfare i professionisti del cinema francese, sebbene siano da prevedere nuove scosse nelle negoziazioni.
Nel 2002, TPS Cinéma che conta 1.25 milioni di abbonati ha investito 33 milioni di euro in totale nel cinema, di cui 23.69 milioni nella produzione francese (17 lungometraggi di cui 7 opere prime).

(Tradotto dal francese)

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