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INDUSTRIA Francia / Germania

CNC e FFA uniti davanti alla Commissione europea

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- Il FFA e il CNC chiedono alla Commissione di adattare le regole della concorrenza ai bisogni dell'industria cinematografica

Il Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) e il FFA (German Federal Film Board) hanno pubblicato ieri un comunicato congiunto in cui si chiede alla Commissione europea di mantenere le regole di territorialità degli aiuti alle produzioni cinematografiche, attualmente in vigore, fino al raggiungimento di una soluzione unanime in seno all'Unione europea.

In occasione dei 10mi Incontri franco-tedeschi del cinema, in corso a Berlino, Eric Garandeau (foto - presidente del CNC) e Peter Dinges (direttore generale del FFA) hanno sottolineato che la cultura dovrebbe essere sottoposta con più elasticità e pragmatismo all'applicazione delle regole del diritto alla concorrenza dettate dall'Unione europea. "E' fondamentale adattare le regole della concorrenza alle necessità dell'industria cinematografica, e non il contrario", hanno affermato.

Secondo il CNC e il FFA, "le restrizioni e l'armonizzazione dei sistemi di aiuti pubblici praticate dalla Commissione europea non favoriscono la diversità culturale, ma rimettono in questione gli obiettivi nazionali ed europei, sia sul piano culturale che sul piano economico. Alla fine, è l'esistenza stessa di numerosi dispositivi nazionali e regionali di aiuto al cinema che rischia di essere minacciata, cosa che sta suscitando una crescente perdita di fiducia da parte dei produttori, e una vulnerabilità dell'occupazione nel settore. La quantità, la qualità e la diversità di tutta la produzione cinematografica europea ne risentirà, se non si troverà rapidamente una soluzione soddisfacente".

Nel suo discorso a Berlino, Eric Garandeau ha esposto la sua analisi: "La cronologia dei media, gli aiuti di Stato e le tasse sugli abbonamenti Internet sono tre leve che permettono di finanziare i film europei e di resistere al rullo compressore del cinema americano in epoca di digitale e globalizzazione. Purtroppo, la Commissione europea si impegna a combatterli, con metodo, pensando che si tratti di altrettanti ostacoli alla concorrenza e alla realizzazione del mercato globale. Ma a forza di trovare soluzioni ai problemi, la Commissione finirà per creare altri problemi seri: senza aiuti statali territorializzati e senza cronologia dei media, presto non ci saranno più film, e quindi mercato, e l'Europa sarà una valvola di sfogo per le eccedenze di magazzino dei film americani…".

(Tradotto dal francese)

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