29/01/2013 - La prossima produzione di Spielberg, sul percorso del fondatore di Wikileaks Julian Assange, sarà in gran parte girata in Belgio

Un’incredibile ondata di "name-dropping" ha travolto l’ambiente audiovisivo belga la settimana scorsa. Giudicate voi: Steven Spielberg, Twilight, Julian Assange, Wikileaks, Sherlock Holmes. Non si erano viste tante star riunite nei credits di un film da almeno… due mesi. Allora, si citava Grace di Monaco, Nicole Kidman, Tim Roth (e un po’ Olivier Dahan). All’origine di questa pioggia di stelle in Belgio c’è il famoso Tax Shelter, che cristallizza tutti i nostri desideri, più o meno legittimi, ma anche nuovi timori espressi a fine 2012 in un intervento sul giornale Le Soir da Philippe Reynaert (direttore di Wallimage) e Patrick Quinet (presidente dell’Unione dei Produttori di Film Francofoni), preoccupati del fatto che alcuni intermediari promettono rendimenti nettamente superiori alla soglia prevista per legge.

Se non tutti i produttori sono necessariamente sulla stessa lunghezza d’onda (Be-Films, Nexus, Saga Films e Kaos hanno abbandonato l’UPFF lo scorso autunno proprio per questo motivo), alcuni professionisti temono che le somme raccolte non siano direttamente reinvestite in reali spese di produzione, quando invece il meccanismo dovrebbe servire a strutturare il settore belga.

Se Dreamworks sbarca in Belgio quest’inverno, lo si deve per lo più al sistema del Tax Shelter. Il film in questione è The Fifth Estate, diretto da Bill Condon (Twilight, Dr Kinsey), un biopic sul fondatore di Wikileaks Julian Assange, che ha da poco accusato il progetto di essere un’aperta dichiarazione di guerra all’Iran. Vi figura un cast europeo di prima classe guidato da Benedict Cumberbatch (foto), con Daniel Brühl (foto), David Thewlis e Carice Van Outen. Le riprese, cominciate in Islanda, si svolgeranno per almeno 38 giorni in Belgio. Alla produzione belga troviamo FBO, nuova società guidata da Hilde de Laere, conosciuta per il suo lavoro in Woestijnvis (Loft [+leggi anche:
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scheda film]). Il progetto potrebbe beneficiare anche del nuovo fondo fiammingo Screen Flanders.

(Tradotto dal francese)