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INDUSTRIA Europa

Il settore audiovisivo europeo minacciato da un accordo tra Stati Uniti e Ue?

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- Imminenti le trattative tra Stati Uniti e Unione europea riguardanti un accordo di libero scambio che potrebbe minacciare il settore audiovisivo europeo

La settimana scorsa, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy hanno annunciato l'apertura di trattative riguardanti un accordo di libero scambio tra l'Unione europea e gli Stati Uniti. Una notizia che mette in allarme la Coalizione francese per la diversità culturale.

Le trattative sarebbero previste da qui a giugno per raggiungere un accordo entro due anni. Questo potenziale accordo è stato già qualificato come "il più importante contratto commerciale bilaterale mai stipulato", ma i negoziati si annunciano già difficili, soprattutto su temi sensibili come l'agricoltura, le biotecnologie e i prodotti culturali.


Il settore audiovisivo e culturale potrebbe quindi essere coinvolto e, se l'accordo viene raggiunto, anche liberalizzato. La Coalizione francese per la diversità culturale ha espresso le sue proccupazioni. Questa coalizione raggruppa le organizzazioni professionali della cultura e difende la diversità culturale nell'ambito di negoziati commerciali internazionali. Ha dichiarato: "L'apertura di questi negoziati commerciali rischia di rimettere in causa il diritto degli Stati e dei raggruppamenti di Stati a condurre liberamente politiche di sostegno alla creazione culturale". In effetti, queste trattative potrebbero mettere in pericolo le politiche messe in atto a favore della diversità culturale, come ad esempio le misure riguardanti le quote e il sostegno finanziario. Si tratta anche qui del famoso Soft Power americano. Se gli Stati Uniti vogliono liberalizzare il settore audiovisivo è anche perché le loro strategie diplomatiche, politiche e culturali internazionali riposano in parte sulla loro grande industria audiovisiva.

La Coalizione francese per la diversità auspica un impegno deciso da parte degli Stati europei e ricorda che hanno firmato e ratificato la convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. La Francia, dal canto suo, ha già promesso di difendere, in nome dell'eccezione culturale, i suoi dispositivi di sostegno alla creazione audiovisiva.

(Tradotto dal francese)

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