Bergamo Film Meeting, il "cantiere Europa" visto da vicino
- Concorso di opere prime e seconde e una sezione dedicata ai film che danno una lucida rappresentazione delle identità culturali europee
Girata la boa dei trent'anni, il Bergamo Film Meeting inaugura il prossimo 9 marzo la sua 31ma edizione con uno sguardo al "cantiere" Europa, un continente che fatica ancora a trovare la propria identità politica, tra crisi economica e derive antidemocratiche. Attenta ai temi della contemporaneità, Bergamo FM ha selezionato quest'anno film che parlano di lavoro, di conflitti, "di individualità che stentano a trovare il loro posto nel mondo", come spiegano gli organizzatori.
Nel concorso, riservato a opere prime e seconde e che da quest'anno prevede un premio in denaro, troviamo tutti titoli europei, con l'eccezione dell'israeliano Rock the Casbah [+leggi anche:
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scheda film] di Yariv Horowitz, visto alla Berlinale. Da non perdere Mobile Home [+leggi anche:
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scheda film] di Francois Pirot; Good Luck. And take Care of Each Other [+leggi anche:
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scheda film] dello svedese Jens Sjogren; Shameless [+leggi anche:
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intervista: Filip Marczewski
scheda film] del polacco Filip Marcewski; Shifting the Blame [+leggi anche:
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intervista: Lars-Gunnar Lotz
scheda film] del tedesco Lars-Gunnar Lotz.
Oltre ad una retrospettiva su Robert Guédiguian, che sarà presente alla rassegna con la moglie e musa Ariane Ascaride, Bergamo propone la sezione Cantiere Europa con sei opere che offrono una rappresentazione cinematografica delle identità culturali europee: Crulic: The Path to Beyond [+leggi anche:
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intervista: Anca Damian
scheda film] di Anca Damian, Romania/Polonia; Iceland: Year Zero di Sigurður Hallmar Magnússon, Islanda/Francia/Repubblica Ceca ; Eat Sleep Die [+leggi anche:
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intervista: China Ahlander
intervista: Gabriela Pichler
intervista: Nermina Lukac
scheda film] di Gabriela Pichler, Svezia; Terrados di Demian Sabini, Spagna; L’exercice de l’État [+leggi anche:
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intervista: Pierre Schoeller
scheda film] di Pierre Schöller, Francia/Belgio, presto distribuito in Italia; Unfair World [+leggi anche:
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scheda film] di Filippos Tsitos, Grecia/Germania.
Oltre a 15 documentari europei dal linguaggio particolarmente attuale, Bergamo regala in questa edizione una rassegna di cortometraggi dalle scuole europee che aderiscono Cilect - Centre International de Liasons des Ecoles de Cinéma et de Télévision, curata in collaborazione con la Fondazione delle scuole Civiche e la Scuola di Cinema e Tv di Milano.
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