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INDUSTRIA Europa

La Francia accusa: negoziati Ue-Usa minacciano l'eccezione culturale

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- Il ministro della Cultura lancia l'allarme sulle trattative commerciali tra l'Unione e gli Stati Uniti, una minaccia per l'eccezione culturale

L'eccezione culturale è un concetto di diritto internazionale che permette di considerare la cultura un'eccezione nei trattati internazionali. "E' su questa base che si è sviluppata in Europa un'industria cinematografica e audiovisiva che rappresenta il cuore della sua identità culturale, un elemento fondamentale per la crescita e l'impiego", ha dichiarato il ministro francese della Cultura, Aurélie Filippetti (foto).

Il presidente François Hollande ha sostenuto l'argomento del ministro dichiarando lo stesso giorno a Bruxelles che il settore audiovisivo deve "restare al di fuori del mandato di negoziazione per un trattato di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti".

La Coalizione francese per la diversità culturale condivide la stessa preoccupazione dinanzi al progetto di mandato di negoziazione che la Commissione europea ha adottato la settimana scorsa. Sembrerebbe che il Collegio dei commissari in carica consideri il settore audiovisivo come parte dell'accordo di libero scambio e preveda quindi una potenziale liberalizzazione di questo settore. La commissaria in carica alla Cultura, Androulla Vassiliou, e il commissario al Mercato interno, Michel Barnier, hanno espresso il loro disaccordo dinanzi a tale eventualità.


Bisogna ricordare che l'Unione europea ha ratificato la Convenzione dell'UNESCO per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, mentre gli Stati Uniti è uno dei pochi paesi ad aver votato contro questa convenzione. L'industria audiovisiva è il secondo bene d'esportazione degli Stati Uniti. Includere il settore audiovisivo in questo accordo rischierebbe di indebolire l'insieme delle politiche di sostegno alla creazione audiovisiva e cinematografica europee.

Aurélie Filippetti ha dichiarato: "La Francia non è la sola a difendere l'eccezione culturale. Ci auguriamo semplicemente che l'Unione europea si conformi alla sua pratica in atto da vent'anni. In tutte le trattative commerciali, ha sempre escluso ogni impegno di liberalizzazione in materia di servizi audiovisivi". Il presidente irlandese, Michael Higgins, ha dichiarato di recente all'UNESCO di restare un difensore dell'eccezione culturale che è, dal suo punto di vista, "qualcosa di più che una posizione economica".

Il ciclo di negoziati tra l'Unione europea e gli Stati Uniti dovrebbe cominciare la prossima estate e potrebbe durare due anni, prima di arrivare a un accordo di libero scambio. Il Commissario europeo al Commercio, Karel de Gucht, è incaricato del mandato di negoziazione che deve essere ancora approvato dagli Stati membri.

(Tradotto dal francese)

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