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FESTIVAL Francia

Conoscere il mondo a Cinéma du Réel

di 

- Dalla Sardegna a Rio passando per Fukushima e le Azzorre, la 35ma edizione del festival parigino esplora il meglio del documentario mondiale

Mentre i documentari approdano sempre più nelle sale e il confine con l'universo dei film di finzione si fa sempre più labile, il 35mo Festival du Cinéma du Réel si è aperto ieri a Parigi, al Centre Pompidou. Fino al 31 marzo, la manifestazione, una delle più riconosciute sul piano internazionale nel campo del documentario, propone un programma di grande qualità ideato dalla direttrice artistica Maria Bonsanti.

Sei produzioni e coproduzioni europee figurano tra gli 11 lungometraggi della competizione internazionale che sarà valutata da una giuria composta da Sébastien Lifshitz (César 2013 del miglior documentario per Les Invisibles), Claudine Nougaret e Francois Caillat, Luciano Rigolini e Charlotte Selb.

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 del duo italiano Massimo D'Anolfi - Martina Parenti, home movie e immersione familiare per O jours heureux! della francese Dominique Cabrera, interessante ritorno sulla catastrofe di Fukushima per The Radiant del collettivo britannico The Otolith Group, ed epulsi americani rimandati nelle Azzorre per la coproduzione franco-portoghese Deportado di Nathalie Mansoux: il panorama dei temi è più che eclettico, in una tendenza generale che vede i cineasti del Vecchio Continente girare sempre più fuori dai loro paesi. Vi si aggiungono la coproduzione olandese Morro dos prazeres di Maria Ramos sul processo di pacificazione della favela Collina dei piaceri a Rio de Janeiro e El ojo del Tiburon di Alejo Hoijman (Argentina, Costa Rica, Spagna), in cui un gruppo di nicaraguensi abbandona la caccia alla fionda nella foresta per imparare a pescare lo squalo.

Cinéma du réel, che propone anche una competizione internazionale di opere prime, ha programmato in proiezione speciale La Maison de la Radio di Nicolas Philibert (scoperto a Berlino e che Les Films du Losange lancerà nelle sale il 3 aprile), la coproduzione tedesco-polacca F*ck For Forest di Michal MarczakMes entretiens filmés del belga Boris Lehman e una conferenza-performance del duo Joana Hadjithomas – Khalil Joreige (vedi l'intervista video) sul loro film Lebanese Rocket Society.

Si segnalano inoltre un omaggio al cineasta anglo-americano Stephen Dwoskin (figura di spicco del cinema sperimentale, scomparso lo scorso giugno), con molte delle sue opere tra cui il film postumo Age Is…, che sarà proiettato in anteprima.

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(Tradotto dal francese)

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