Madame Courage: psicotropi e adolescenti per Merzak Allouache
- Il cineasta, habitué dei grandi festival, termina questa settimana le riprese del suo nuovo film, guidato da Neon Productions e Baya Films
Ultimo ciak dopodomani a Mostaganem per il 14mo lungometraggio di finzione cinematografica di Merzak Allouache, la coproduzione franco-algerina Madame Courage [+leggi anche:
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scheda film]. Selezionato regolarmente nei grandi festival sin dal suo primo film Les aventures d'un héros (Forum della Berlinale 1979), e poi con Un amour à Paris (premio della sezione Prospettive del Cinema Francese a Cannes nel 1987), Bab el Oued City (presentato sulla Croisette, al Certain Regard, nel 1994), Harragas (selezionato alle Giornate degli Autori 2009), Le Repenti [+leggi anche:
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intervista: Merzak Allouache
scheda film] (ammirato alla Quinzaine des réalisateurs 2012) e Les terrasses [+leggi anche:
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scheda film] (in competizione l’anno scorso a Venezia), il cineasta ha riunito stavolta nel cast giovani sconosciuti tra cui Adlan Djemil e Lamia Bezouaoui.
Scritta dal regista, la sceneggiatura è centrata su Omar, adolescente instabile e solitario che vive in una baraccopoli alla periferia di Mostaganem, e che assume i celebri psicotropi soprannominati "madame Courage", compresse di Artane molto popolari tra i giovani algerini pe il loro effetto euforizzante di invincibilità. Specializzato negli scippi, Omar si appresta, una mattina, a commettere i suoi crimini nel centro della città. La sua prima preda si chiama Selma, una ragazza che passeggia con le sue amiche e che porta ben in evidenza una collanina d’oro. Mentre commette il suo atto, Omar incrocia lo sguardo di Selma...
Prodotto in delegato da Antonin Dedet per Neon Productions e da Merzak Allouache per Baya Films, Madame Courage è sostenuto fra gli altri dall’aiuto ai Cinema del Mondo del CNC e dal FDATIC (ministero algerino della Cultura). Cominciate il 15 ottobre, le riprese si sono svolte integralmente a Mostaganem, in Algeria. La distribuzione in Francia e le vendite internazionali sono in trattative.
Neon Productions conta attualmente in post produzione due film coprodotti con la Corea del Sud: Black Stone di Gyeong-Tae Roh (al Forum della Berlinale 2009 con Land of Scarecrows) e Lotus Bus di Jeon Soo-Il (selezionato al Certain Regard cannense nel 1997 con L'écho du vent en moi e a Venezia nel 2007 con La petite fille de la terre noire). E tra i progetti in sviluppo della società parigina si distinguono Une fée dans le rétro del francese Jean-François Stévenin e Transit del tedesco Christian Petzold (in coproduzione con Schramm Film) la cui trama comincia a Parigi nel 1940 all’arrivo dei tedeschi e racconta le disavventure di un uomo che assume l’identità di un suicida e parte per Marsiglia dove la sua strada incrocerà quella della moglie del morto.
(Tradotto dal francese)
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