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INDUSTRIA Europa

I deputati francesi difendono l'eccezione culturale

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- L’Assemblea nazionale ha adottato una risoluzione che difende il rispetto dell'eccezione culturale nelle trattative tra Ue e Stati Uniti

In risposta al progetto di mandato della Commissione europea che autorizza l'apertura di trattative per un accordo globale sul commercio e l'investimento tra Ue e Stati Uniti che includerebbe i servizi culturali e audiovisivi (articolo), i deputati francesi hanno adottato ieri una risoluzione che difende il rispetto dell'eccezione culturale.

Il testo "chiede che i servizi audiovisivi siano espressamente esclusi dal mandato di negoziazione della Commissione riguardante la Partnership transatlantica di commercio e investimento tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America, al fine di garantire la continuità dell'industria cinematografica e audiovisiva europea, specialmente nel mondo digitale".

L’Assemblea nazionale precisa anche il suo "attaccamento al principio nella neutralità tecnologica, in virtù del quale la natura del supporto non modifica il contenuto dell'opera, e sottolinea che l'inserimento delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nell'accordo di libero scambio non può essere un modo per aggirare la questione della protezione della diversità culturale, legata in particolar modo ai contenuti audiovisivi e cinematografici".

Infine, si chiede al governo francese di utilizzare "il suo diritto di veto se necessario, in nome della protezione della diversità culturale" quando la questione verrà esaminata il 14 giugno prossimo dal Consiglio dell'Unione europea.

(Tradotto dal francese)

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