Dati Mibac-Anica: produzione stabile, in crisi le sale
- Incremento del 1,07% della produzione grazie al tax credit. Dopo il -10% di spettatori del 2012, ulteriore decremento nel primo trimestre 2013
Brutte notizie dal mercato sala, che dopo un -8% negli incassi e -9,88% degli spettatori nel 2012 rispetto all'anno precedente, ha registrato un ulteriore decremento di -5% nel primo trimestre 2013. E questo dato negativo riguarda soprattutto il cinema di nazionalità italiana, il quale, pur mantenendo una quota di mercato ragguardevole (33%), subisce una flessione rispetto al primo trimestre 2012, quando era al 41%.
Segnali positivi vengono invece da quel + 1,07% di incremento della produzione grazie al traino del tax credit, a fronte di una riduzione costante del finanziamento pubblico diretto. L’analisi dei dati 2012 del cinema italiano (scarica presentazione in PDF) presentato ieri alla stampa dalla Direzione Generale Cinema del MiBAC e l’ANICA, ci dice che gli 87 milioni di euro di agevolazioni fiscali utilizzati dai 79 film italiani che nel 2012 hanno usufruito della normativa per il tax credit, sono stati la vera leva su cui ha fatto conto la produzione italiana del 2012. Per i 166 film di nazionalità italiana prodotti in totale nel 2012, infatti, sono stati investiti 337 milioni di euro (+1,07%).
Una sostanziale tenuta del settore in tempi di crisi economica, dunque, almeno per quanto riguarda il versante finanziario della produzione. Da notare che una ricerca ANICA/ Università LUISS ha stimato che per ogni euro di agevolazione fiscale si genera per lo Stato italiano un gettito fiscale successivo di 1,5 euro.
Il tax credit scade a fine anno, la proroga da parte del governo è necessario se si vuole evitare la fuga delle produzioni internazionali. "Impossibile trovare investitori senza sapere se poter contare o meno sulle agevolazioni fiscali", commenta il presidente dei produttori Angelo Barbagallo. 37 i film coprodotti nel 2012, in maggioranza con paesi francofoni (Francia 20, Belgio 6), con un apporto da parte dell’industria italiana di ben 80 milioni di euro.
Avrà certamente delle ripercussioni positive l’applicazione dal 1° luglio 2013 del decreto sulle quote di cinema in tv emanato agli inizi di quest’anno dal MiBAC e dal MiSE. Nel 2012, sulle 7 principali reti nazionali generaliste si riscontra un aumento della programmazione di cinema italiano (+264 titoli), con una migliore programmazione anche in prima serata. Diminuisce la programmazione di film sui canali satellitari, e soprattutto diminuiscono i titoli unici sia nel complesso, con 110 titoli programmati in meno (2723 nel 2012 contro i 2868 nel 2011), sia nello specifico, con ben 48 film di nazionalità italiana in meno (647 contro i 695 del 2011).
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