Fondi Robert Bosch Stiftung a tre progetti a Wiesbaden
- Al 13° goEast festival di Wiesbaden, il Robert Bosch Stiftung ha assegnato tre Premi Cinematografici per la Cooperazione Internazionale del valore di 70.000 euro l’uno
Al 13° goEast Festival of Central and Eastern European Film di Wiesbaden (10-16 aprile), il Robert Bosch Stiftung ha assegnato per la settima volta i Premi Cinematografici per la Cooperazione Internazionale, del valore di 70.000 euro ciascuno, a progetti co-prodotti da filmmaker tedeschi e dell’Europa orientale. Dopo due giorni di sessioni di pitching, i premi sono stati assegnati a tre categorie.
Nella categoria animazione, la giuria ha scelto fra tre candidati Geno del regista, scrittore e animatore georgiano Dato Kiknavelidze e i produttori Lela Akiashvili (Georgia)e Anne Kathrin Lewerenz (Germania).
Un altro progetto dalla Georgia, The Station dello scrittore e regista Salome Jashi e delproduttore tedesco Urte Fink, ha ricevuto ilpremio nella sezione documentari, vincendo tra tre nominati.
In ultimo, nella categoria cortometraggi, che includeva cinque progetti, la giuria ha selezionato The Chicken dello scrittore e regista bosniaco Una Gunjak, della produttrice croata Ivana Simic, e della tedesca Jelena Goldbach.
“Siamo andati a caccia di fondi per un po’”, ha dichiarato Gunjak. “Abbiamo cercato alcuni schemi e fondi e li abbiamo trovati un anno fa allo European Short Pitch del NISI MASA, dove abbiamo vinto il Premio al Miglior Pitch da 1.000 euro. Oltre a quel denaro, non avevamo budget prima del Robert Bosch Film Prize, e per questo è un grande stimolo e ci consentirà di fare il film. Ricevere un supporto così generoso è un onore e un privilegio”.
La giuria era composta da Doris Hepp, redattrice a ZDF/ARTE, Nikolaj Nikitin, direttore artistico di filmplus, Stefan Kitanov, direttore del Sofia International Film Festival, l’esperta di cinema tedesco Christine Kopf, Matthijs Wouter Knol, programme manager del Talent Campus della Berlinale, Mirsad Purivatra, direttore delSarajevo Film Festival, il filmmaker estone Mait Laas e la produttrice rumena Ada Solomon.
(Tradotto dall'inglese)
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