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MALAGA 2013

Encierro (3D): i sanfermini come non li avete mai visti

di 

- Un emozionante documentario spagnolo, girato in 3D, apre con la sua trepidante azione la sezione non competitiva Malaga Premiere tra gli applausi di pubblico e stampa

Ogni anno a luglio, le televisioni di tutto il mondo trasmettono le potenti immagini di una delle più famose feste spagnole: la Festa di San Firmino, a Pamplona (Navarra). Una tradizione secolare che attirò anche Ernest Hemingway.

Il documentario Encierro, diretto dall'olandese Olivier Van der Zee, prodotto da D4D Ingeniería Visual e REC Grabaketa Estudioa e presentato nella sezione non competitiva Malaga Premiere del festival del cinema spagnolo di Malaga, ci riporta alla corsa più brutale del mondo con tale verismo, emozione e senso dello spettacolo che risulta impossibile non sentirsi una delle tremila persone che corrono davanti ai tori, sfidando la morte.

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Negli 80 minuti di questo terzo lavoro (dopo La chanson de Roland, 2011, e El último magnate, 2012) del cineasta olandese residente in Spagna, che arriverà nei cinema l'ultima settimana di giugno, vengono intervistati cinque uomini che da cinque anni dipendono da questa "droga pesante" del giocarsi la vita davanti a bestie di 600 chili, allevate per uccidere.

Nonostante siano rimasti feriti in alcune occasioni (uno di loro ha persino perso suo figlio di 27 anni), non possono fare a meno del brivido, l'eccitazione e la paura che si vivono a Pamplona, alcuni attraversando l'oceano per non mancare a questo rituale dove misurano i propri limiti. Perché, come Encierro trasmette allo spettatore con le sue tremende immagini che illustrano le parole degli intervistati, quei pochi minuti in mezzo ai tori sono tutta una passione, un modo di intendere la vita e qualcosa che si avvicina all'eroismo. Pazzia e violenza, cameratismo, panico e tragedia si palpano nei fotogrammi tridimensionali di questo documentario dai toni epici che trasforma quei pochi metri di corsa in un avvincente film d'azione.

Con un budget di un milione di euro e quattro anni di riprese, Encierro avrà una sua versione per i mercati internazionali, dove gli intervistati saranno stranieri malati di adrenalina. Per il resto del pubblico, questo documentario stereoscopico sarà il punto di maggior avvicinamento possibile a un toro.  

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(Tradotto dallo spagnolo)

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