Con la digitalizzazione aumenta la fruizione di contenuti alternativi
- Incremento del 115% di documentari, opere liriche, mostre d’arte, concerti rock, classici del cinema Dal convegno ANEM indicazioni per un cinema aperto a nuove offerte e nuovo pubblico
La digitalizzazione delle sale cinematografiche in Italia sta favorendo la diffusione dei contenuti alternativi: documentari, opere liriche, mostre d’arte, concerti rock, classici del cinema. Nel 2012 il numero di questi contenuti è passato dai 28 del 2011 a 93 e i loro incassi sono saliti da 1,3 milioni a 2,8 milioni di euro, con un incremento del 115%. In complesso questi incassi rappresentano per ora soltanto lo 0,47% del totale del mercato cinematografico, ma con la diffusione del digitale la quota è destinata a salire.
Di contenuti alternativi, multiprogrammazione e digitale, e soprattutto di come trasformare la sala cinematografica in un contenitore dove proporre una pluralità di offerte in grado di portare nuovo pubblico, si è parlatoal convegno Quale digitale, quale cinema, quale programmazione promosso ed organizzato dall’ANEM - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex e dalla Direzione Generale Cinema del MiBAC, tenutosi il 23 aprile a Roma presso il megastore Eataly Roma.
Della grande potenzialità del digitale, abbinato anche all’utilizzo del satellite, è fermamente convinto Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema del MiBAC. “C’è ancora una parte di sale – ha detto - che deve adeguarsi alla nuova tecnologia ed è su queste strutture che andranno tarati gli interventi statali" come il tax credit, la cedibilità del credito, ma anche il Vpf, il virtual print fee, il modello in base al quale distributori ed esercenti contribuiscono all'investimento nel digitale, messo in campo dagli operatori. "Fondamentale è anche – ha aggiunto Borrelli – che gli esercenti si adeguino e imparino a sfruttare le potenzialità offerte dalla nuova tecnologia per portare al cinema nuovo pubblico".
Il cambiamento nelle strategie dell’esercizio è un cardine per il futuro del settore secondo Carlo Bernaschi, presidente ANEM: "si sta passando ad una nuova fase della programmazione cinematografica dove le necessità commerciali delle aziende vengono superate dalle aspettative dei clienti. Con la creazione di un palinsesto di offerta diversificato si potrà catturare un nuovo pubblico e recuperare anche quanti hanno lasciato il cinema per nuove forme di intrattenimento".
Gérôme Bourdezeau, direttore di Eataly Roma, ha illustrato l’esperienza del megastore aperto da pochi mesi nella capitale, sottolineando come il cliente, ma anche lo spettatore al cinema, abbiano sempre più l’esigenza di appropriarsi del luogo, non accontentandosi più del semplice acquisto.
Nei loro interventi Bruno Zambardino, dell’Università La Sapienza, e Simonetta Pattuglia, dell’Università di Tor Vergata, hanno presentato studi sul digitale e sui luoghi d’intrattenimento. In particolare Zambardino ha puntato l’attenzione sul processo di digitalizzazione in Italia, il relativo supporto pubblico e privato, la multiprogrammazione e i contenuti alternativi, mentre Pattuglia ha descritto il nuovo consumatore inserito nel contesto delle attuali tecnologie, dall’utilizzo del mobile ai social network, e come i luoghi di intrattenimento devono adeguarsi alle esigenze del pubblico.
A concludere il convegno, una tavola rotonda sulle strategie vincenti nel cinema, web ed entertainment, moderata da Raffaele Barberio, direttore Key4Biz, alla quale sono intervenuti Alessandro Bottai, Tix Production, Stefano Cigarini, Rainbow MagicLand, Terenzio Cugia, Cineama.
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