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CANNES 2013 Selezione

United Colors of France

di 

- La produzione francese stringe legami con cineasti di tutto il mondo e brilla in casa nella vetrina del più grande festival internazionale

Coinvolto nella produzione di 12 dei 20 lungometraggi in lizza per la Palma d'oro, il cinema francese sarà rappresentato al Festival di Cannes da cinque cineasti nazionali, di cui due habitué della Croisette (Arnaud Desplechin e François Ozon – articolo) e tre new entry (Valeria Bruni TedeschiAbdellatif Kechiche e Arnaud des Pallières – articolo). Vi si aggiungono tre produzioni maggioritarie francesi (articolo) firmate dal polacco Roman Polanski, l’iraniano Ashgar Farhadi e il ciadiano Mahamat Saleh Haroun. Sono in lizza anche quattro coproduzioni minoritarie con La grande bellezza [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
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 dell'italiano Paolo Sorrentino (coprodotto da Babe FilmsPathé Films e France 2 Cinéma), Only God Forgives [+leggi anche:
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intervista: Nicolas Winding Refn
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 del danese Nicolas Winding Refn (coprodotto da Gaumont e Wild Bunch), The Immigrant [+leggi anche:
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 dell'americano James Gray (coprodotto da Wild Bunch) e Heli [+leggi anche:
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del messicano Amat Escalante (coprodotto da Le Pacte).

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Al Certain Regard, il cinema francese brillerà con Les salauds [+leggi anche:
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 di Claire Denis (news – coprodotto dalla Germania), Grand Central [+leggi anche:
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intervista: Rebecca Zlotowski
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 di Rebecca Zlotowki (articolo – coprodotto dall'Austria) e L’inconnu du lac [+leggi anche:
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intervista: Alain Guiraudie
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 di Alain Guiraudie (articolo), ma anche con le produzioni maggioritarie My Sweet Pepper Land [+leggi anche:
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 del curdo Hiner Saleem (articolo – coprodotto dalla Germania) e L’image manquante [+leggi anche:
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 del cambogiano Rithy Panh (Catherine Dussart Production con Arte in coproduzione). Si distinguono poi i minoritari Miele [+leggi anche:
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intervista: Valeria Golino
intervista: Valeria Golino
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 dell'italiana  Valeria Golino (coprodotto da Les Films des Tournelles e Cité Films) e Wakolda [+leggi anche:
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 di Lucia Puenzo (coprodotto da Pyramide con l’Argentina, la Spagna e la Norvegia).

In Selezione ufficiale fuori concorso spiccano Blood Ties [+leggi anche:
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 di Guillaume Canet (girato a New York - articolo), il documentario Le dernier des injustes [+leggi anche:
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 di Claude Lanzmann (coprodotto dall'Austria) e Zulu [+leggi anche:
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 di Jérôme Salle (news – coprodotto dal Sudafrica). Si segnala inoltre la proiezione speciale del documentario franco-britannico Week End of a Champion di Frank Simon (coprodotto da RP Productions).

Infine, echi francesi sulla produzione globale sono riscontrabili anche alla Quinzaine des réalisateurs (otto produzioni maggioritarie e quattro minoritarie – leggi l’articolo) e alla Settimana della Critica (tre maggioritarie e una minoritaria – articolo).

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(Tradotto dal francese)

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