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INDUSTRIA Esercenti / Europa

Nuovo presidente e appello per 'l’eccezione culturale'

di 

- Aurélie Filipetti e Androulla Vassiliou ospiti alla conferenza di Europa Cinemas a Cannes

Il Presidente di Europa Cinemas Ian Christie ha annunciato alla conferenza degli esercenti europei a Cannes che lascerà la sua posizione e al suo posto sarà nominato il vice-presidente Nico Simon. "Il presidente di Europa Cinemas dovrebbe essere un esercente, e questo è Nico", ha commentato. Nico Simon è il DG dell’Utopia Group, che gestisce 90 sale in 16 cinema in Lussemburgo, ma anche in Belgio, Francia e Paesi Bassi.

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"I cinema hanno spesso dato il pubblico per scontato: ora non possiamo più, e dobbiamo ascoltarlo", ha sottolineato Christie. "La comunicazione è un processo". Come i cinema possano conservare il loro pubblico sarà anche uno dei temi principali della 18^ Conferenza dell’Europa Cinemas Network, che si terrà dal 21 al 24 novembre ad Atene. "I cinema hanno bisogno di migliorare la loro reputazione di luoghi per i quali i filmmaker fanno film", ha aggiunto il Direttore Generale di Europa Cinemas Claude-Eric Poiroux.

Il network, composto da oltre 1000 cinema, è finanziato per proiettare film europei. "Dovremmo concentrarci su questo”, ha enfatizzato Poiroux. "Europa Cinemas vuole difendere le finestre di uscita perché questo ne garantisce la forza economica. Questo modello ha funzionato a lungo: non distruggiamolo. Se un film esce in sala il denaro arriva dai botteghini e va ai produttori. Con il VOD questo non è chiaro, perché non c’è trasparenza. Penso che Europa Cinemas sia in pericolo per questo".

Un altro tema caldo della conferenza è stato quello delle prossime trattative sulla Partnership Transatlantica per il Commercio e gli Investimenti (TTIP), che partirà il 14 giugno. "L’eccezione culturale dovrebbe esserne esclusa", ha commentato il Ministro della Cultura francese Aurélie Filipetti alla conferenza. "Il prossimo passo sarà deciso dai ministri del commercio", ha aggiunto il Commissario Europeo per l’Istruzione e la Cultura Androulla Vassiliou. Intanto, l’europarlamentare tedesca Doris Pack ha chiesto ai rappresentanti dell’industria di difendere l’eccezione culturale e scrivere email di protesta al parlamento Europeo. "Dobbiamo agire ora”, ha avvertito, “quando le trattative saranno partite sarà troppo tardi".

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(Tradotto dall'inglese)

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