Il cinema italiano si mobilita sui trattati tra UE e USA
- Una lettera-appello al Presidente del Consiglio chiede di escludere la cultura e l’audiovisivo dagli accordi commerciali di libero scambio che saranno definiti il prossimo 14 Giugno dall'Unione Europea
“L’Italia insieme agli altri paesi europei per escludere la cultura e l’audiovisivo dai trattati commerciali tra Unione europea e Stati Uniti”. Il mondo del cinema e dell’audiovisivo italiano ha scritto una lettera-appello al Presidente del Consiglio Enrico Letta per evitare l’abbattimento radicale del valore del prodotto culturale e audiovisivo in tutta Europa (leggi l'articolo sulla petizione lanciata al Festival di Cannes). Associazioni, sindacati, imprese, registi e attori uniti per lanciare una petizione pubblica che sarà presentata al Parlamento Europeo il 14 giugno prossimo. Tra i firmatari anche RAI e Mediaset, Confindustria e le organizzazioni dei lavoratori, oltre ai premi Oscar Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores e Giuseppe Tornatore.
"Il prossimo 14 Giugno" si legge nella lettera al Presidente del Consiglio "i 27 Stati membri dell'Unione Europea saranno chiamati a pronunciarsi sulla versione definitiva del mandato negoziale che definirà gli accordi commerciali di libero scambio fra l'Europa e gli Stati Uniti. Dovranno cioè votare – tra l’altro – a favore o contro l'esclusione delle opere e dei servizi culturali e audiovisivi dal perimetro della nascente trattativa. Vent’anni fa l’espressione 'eccezione culturale' ha consentito la nascita dell’industria di produzione culturale europea di oggi. Adesso è il momento di adeguare quella definizione alle tecnologie e ai tempi nuovi".
Leggi il testo completo della lettera.
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